
Le indagini del carabinieri
PIEVE SANTO STEFANO È caccia ai malviventi che nel pomeriggio di venerdì scorso si sono resi autori del blitz a Pieve Santo Stefano in uno degli appartamenti a schiera nella zona del Gioiello, alla periferia del paese. È infatti lì che vivono i due pensionati il cui appartamento è stato preso di mira da individui che, per non destare sospetti, si sono travestiti da corrieri e hanno approfittato dell’assenza dei residenti. I carabinieri della Compagnia di Sansepolcro, che seguono la vicenda, non escludono alcuna ipotesi, compresa quella che vi possano essere coinvolti minori, come la cronaca nazionale sta evidenziando proprio negli ultimi giorni. Né vi sarebbe da stupirsi se gli autori fossero appartenenti a una banda di stranieri; di certo, si erano ben organizzati, senza lasciare nulla al caso. Amara è stata la sorpresa della coppia residente quando è rientrata a casa. In base a una prima ricognizione eseguita, sarebbero stati rubati un orologio di indubbio valore (che comunque è da quantificare), una catenina e una somma non rilevante di denaro contante.
Pare insomma che il totale di 10mila euro debba essere un tantino ritoccato, anche se si tratta di pezzi importanti dal punto di vista affettivo che i soliti noti hanno trafugato dai cassetti, prima di entrare in garage e di portarsi via la Bmw X3 di colore bianco che è servita per darsi alla fuga e per scomparire dai radar. I carabinieri della Stazione di Pieve, assieme ai colleghi del nucleo radiomobile di Sansepolcro, hanno raggiunto la zona in breve tempo ma i ladri erano già riusciti a scappare e il lavoro degli inquirenti è adesso focalizzato proprio sulla vettura, che potrebbe essere stata ripresa dalle telecamere posizionate sulla E45 fra i due svincoli di Sansepolcro.
Gli strumenti tecnologici all’avanguardia non hanno finora fornito alcuna informazione utile ai militari, nel senso che non sono stati segnalati veicoli inseriti nella "black list" delle forze dell’ordine. Ciò è in grado di aprire allora altri scenari, ovvero da una parte l’abbandono della vettura, il cui utilizzo sarebbe stato limitato alla zona; dall’altro la disattivazione del segnale gps del sistema di navigazione. Quello di Pieve è stato l’unico colpo andato a segno negli ultimi giorni e allora la domanda che sorge spontanea è la seguente: ci sono stati altri tentativi in zona?
C.R.