LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Cinquanta milioni di lavori in corso. Piazze, mura, snodi: ecco la rete

La giunta ha varato il documento di programmazione: tra un anno si vota, focus sui cantieri aperti o imminenti. Dominano i giganti Fiorentina e Baldaccio, via Filzi in panne, alcuni tempi lunghi, i quartieri in trasformazione.

Il grande cantiere di via Fiorentina per la realizzazione della rotatoria che rivoluziona la viabilità

Il grande cantiere di via Fiorentina per la realizzazione della rotatoria che rivoluziona la viabilità

"Chiedi alla polvere". Come Arturo Bandini, il protagonista del libro più famoso di John Fante: la sua era la polvere della California, la nostra quella dei cantieri che ormai campeggiano in ogni angolo della città. Nei giorni scorsi la giunta ha varato il documento unico di programmazione. Una "magna charta", che si spinge fino al 2028, perché per legge deve fotografare l’attività triennale del Comune, ma conta soprattutto da qui alla fine del 2026. Perché l’anno prossimo si vota e quindi il passaggio del testimone, se anche fosse ad una maggioranza identica a quella attuale, avrà comunque un peso sulla mappa dei lavori. Quindi meglio puntare la lente alla Sherlock Holmes tra le transenne già montate o in via di allestimento, in una rete che da sola (senza considerare asfaltature e simili) pesa per oltre 50 milioni di euro, variamente finanziati. Qui sopra c’è una sintesi grafica, comoda per non perdere il filo, ma è un viaggio dalle mille direzioni. Ci sono due piazze strategiche. Una piazza Giotto, i cui lavori pur già più lunghi delle previsioni, sembrano vicini al capolinea.

L’altra è Saione, i lavori in questo caso sono stati appaltati e quindi diventeranno protagonisti dei prossimi mesi, in un quartiere dai mille problemi ma anche con mille persone interessate alla trasformazione. Un altro focus è quello della Cadorna. Il centro per l’impiego sta già ad un discreto punto di realizzazione, lo scheletro c’è tutto, il costo complessivo supera i 5 milioni di euro. Ma sempre nell’ex caserma ci sono in ballo il rifacimento delle facciate, operazione ancora in via di approvazione, e la ristrutturazione delle palazzine, che procede in progress.

Quasi inutile ricordare i due giganti: lo snodo di via Fiorentina, una delle poche opere pubbliche ad aver superato la doppia cifra con costo previsto oltre i 10 milioni, e la doppia canna del Baldaccio. Il primo ora fa sul serio e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, il secondo è nella fase di collaudo, con ritocchi previsti nei prossimi giorni con chiusura provvisoria della direzione verso Pescaiola. Meno visibili perché più nascosti ma altrettanto evidenti i lavori alla nuova Cesalpino, in Porta Buia, sorta di scuola-giardino da oltre 9 milioni di spesa. E ancora: i Giardini Porcinai, riaperti per esigenze di quartiere ma che ancora mostrano solo in parte la "primavera", con il lato ai Bastioni ancora frenato per i ritrovamenti archeologici. C’è la bretella della Catona, lavori in corso: un progetto del quale si parla dalla prima giunta Ghinelli, servirà a togliere il semaforo di via Tarlati, ma qui i tempi si sono decisamente allungati. Lasciamo stare la caserma di via Filzi, per ora una grande buca in cerca d’autore, mentre procedono gli interventi sull’ex mercato ortofrutticolo, il futuro palazzo della musica targato Negrita e non solo. Ma andiamo a caccia di curiosità.

Le famose telecamere speciali per leggere le targhe e contro gli assalti agli orafi hanno avuto il semaforo verde alla fattibilità, costo 200 mila euro. Ci sono mille ciclabili in via di realizzazione, si lavora in biblioteca non solo alla facciata ma anche alle strutture. Il Gioco del Pallone, operazione da meno di due milioni, procede, così come il collegamento stradale tra San Lorentino e San Clemente, tanto caro all’assessore Alessandro Casi. E si allunga il capitolo delle mura: la "terrazza" di via Fra’ Guittone, il consolidamento al Baldaccio, quello in viale Buozzi: solo così quasi tre milioni. Lì dove la polvere è quella del tempo, la più sensibile a raccontare la sua storia, nel caso in cui John Fante o chi per lui gliela chieda.

Lucia Bigozzi