«Un campo nomadi al posto del canile» Esplode la polemica, «No all’abusivismo»

Il consigliere comunale Ceccardi scrive a Lunardi: «Fare subito chiarezza»

ADOZIONE Alcune volontarie del canile con gli ospiti. Molte le adozioni andate a buon fine in questi mesi: 120 cani hanno trovato una nuova casa

ADOZIONE Alcune volontarie del canile con gli ospiti. Molte le adozioni andate a buon fine in questi mesi: 120 cani hanno trovato una nuova casa

Vecchiano, 1 aprile 2015 - Il rifugio per cani abbandonati di Nodica, «Il frutteto di fido» è ancora in bilico e in molti cominciano a parlare di un piano alternativo dell’amministrazione vecchianese per sgomberare il canile abusivo e creare nella stessa area un campo nomadi. A chiedere spiegazioni sull’ipotesi anche la consigliera per la Lega Nord di Cascina e candidata alle elezioni regionali Susanna Ceccardi, che ha scritto al primo cittadino vecchianese Giancarlo Lunardi: «Vorrei sottoporle una questione, che mi è stata segnalata da alcuni cittadini residenti nel suo territorio comunale. Il Comune di Vecchiano ha intimato la rimozione e la riduzione in pristino del canile rifugio ‘Il frutteto di fido’, che si trova a Nodica, poiché risultato non in regola con le concessioni edilizie. Premesso che tutti i Comuni dovrebbero dotarsi di un proprio rifugio o canile, nel quale poter ospitare gli animali abbandonati, i cittadini hanno manifestato la preoccupazione che al posto del rifugio possa sorgere un campo rom. Le chiedo se esista il pericolo fondato che ciò si verifichi e di intraprendere tutte le precauzioni del caso, affinché a un abusivismo non succeda un altro abusivismo. Se ciò si verificasse io e il mio partito siamo pronti a dare ogni supporto alla cittadinanza con forme di protesta e opposizione».

Le responsabili del Frutteto di Fido, intanto, stanno cercando un nuovo posto – possibilmente nel territorio sangiulianese – dove spostare le attrezzature di accoglienza dei randagi. A breve cominceranno i tavoli di concertazione tra le volontarie e l’amministrazione vecchianese per cercare una soluzione, e magari un cambio di destinazione dell’area grazie al piano urbanistico. Il primo incontro si dovrebbe tenere pochi giorni dopo la Pasqua e a quel punto si potranno capire le soluzioni proposte dal Comune di Vecchiano per la situazione spinosa che si è andata creando negli ultimi mesi. Infatti, sui social network, sono nati diversi gruppi in sostegno della causa del Frutteto. Sono infatti centinaia i cittadini che credono di dover dotare il Comune di un canile, visti i costi esorbitanti che ogni anno vengono accreditati al trasporto dei randagi nel centro cascinese, unico canile riconosciuto dall’amministrazione per il territorio pisano. Il terreno sul quale sorge il Frutteto era stato donato da una benefattrice e per un anno i cani avevano trovato un posto sicuro dove poter stare in attesa di un’adozione. Gli affidamenti dei randagi si sono susseguiti per mesi, superando la quota di 120 cani che hanno trovato una nuova casa.