Il problema dell’alimento di cui parliamo oggi non sono i due cucchiaini che mettiamo nel caffè, nelle tisane o nel tè. Il problema principale è lo zucchero occulto. Ma come avviene nel mio libro. Intervista al cibo, spreco e rifiuti. Lasciamo che sia lui a parlare.
"Io sono lo zucchero, un miele che non ha bisogno di api. Vengo estratto dalla barbabietola e dalla canna da zucchero. Sono un alimento relativamente giovane, figlio dell’industria, e, una volta entrato nel tuo corpo, alzo la glicemia e faccio produrre molta insulina al tuo pancreas. Dopo un po’ che mi hai mangiato vai in ipoglicemia, così mi devi ingerire ancora, non puoi fare a meno di me, sono come una droga! Ma attenzione, non è certo il cucchiaino di zucchero che metti nel caffè a nuocere alla tua salute. Io sono ben altro, mi introduco nel tuo corpo e nemmeno te ne accorgi".
"Sono dappertutto, sono l’ingrediente intorno a cui ruota gran parte dell’industria alimentare e con te voglio essere sincero: basta aggiungermi ai cibi di pessima qualità e tutto diventa più buono, per esempio un succo di frutta preparato con materie prime scadenti o dei piselli surgelati di seconda scelta. Tu forse non lo sai ma sono ovunque: nelle bibite gassate, che mediamente contengono l’equivalente di sei cucchiaini di zucchero, nel ketchup, nei salumi, nella mortadella, nel prosciutto cotto, nei würstel, nella senape, nella maionese, nelle fette biscottate, nel pane confezionato, nei sughi pronti, nei minestroni, nei contorni surgelati e in mille altri prodotti alimentari. Così il tuo palato si abitua al gusto dolce e tutto diventa più appetibile".
"Stai attento, leggi bene le etichette, che sono molto ingannevoli. Difficilmente mi troverai indicato con il mio nome, perché mi travesto da saccarosio, sciroppo di glucosio, sciroppo di fruttosio, lattosio, maltosio, destrine, mannitolo, sciroppo di malto. Assumo le sembianze anche di dolcificanti naturali: miele, zucchero d’uva, melassa, sciroppo d’acero, succo di mele concentrato, ma sono sempre io, il fattore dolce che conferisce più gusto, ma danneggia la tua salute. Sono tutto questo, l’industria mi usa così e non posso farci nulla".
Fabrizio Diolaiuti