Non è genitore biologico, ma è un super papà per circa quindicimila studenti, che lo hanno scelto come punto di riferimento e che gli vogliono bene come ad una persona di famiglia. Insegna religione al liceo classico Carducci, ha nel cassetto diverse lauree delle quali predilge quella in lettere classiche, Giovanni Braida è scrittore per passione. Una passione che gli ha permesso di avere ricoscimenti a livello nazionale, è reduce dalla presentazione del suo ultimo romanzo "Leda e i cigni Una storia viareggina", Pezzini editore, una storia d’amore delicata, romantica commovente che parla al cuore di tutti noi.
Giovanni Braida sfoglia l’album personale con la Nazione.
"Sono di origine piemontese, ma viareggino di adozione e di cuore, abito al Marco Polo e insegno al Carducci da decenni. La mia passione è la cultura declinata nello scrivere, leggere e studiare"
Dove fa queste tre cose?
"Ho un luogo del cuore: la Pineta dove a seconda della stagione scelgo la panchina sulla quale scrivo. Mi interrompo ogni qualvolta mi vengono a trovare i miei studenti quelli di oggi e quelli di ieri. Con loro il dialogo non finisce mai. Quelle panchine sono paragonabili a confessionali laici. Chi mi conosce sa che sono lì e mi viene a trovare"
Cosa rappresenta la scrittura?
"Una passione, una maledizione, un’ossessione che mi permette di allargare l’orizzone della mia missione di docente; se fuori dalla scuola i miei ragazzi leggono i miei libri allora continuo a seminare. I libri e i romanzi che ho scritto hanno un filo conduttore: nascono dalla relazione che salva, la relazione che lega il prossimo, la relazione per la quale è bello spendersi per l’altro".
Cosa significa nella società attuale essere un docente?
"Oggi essere un insegnante è più difficile che in passato: la scuola è il settore più importante dello Stato ed è profondamente cambiata".
Si riferisce all’Intellingenza artificiale?
"Certo è una sfida; non possiamo ignorarla, va colta restando docenti consapevoli che il nostro ruolo è il più importante".
Scrivere libri in questo contesto ha una funzione ancora più importante?
"Certo adoro il libro, è unico e insostituibile e insegnare è il lavoro più bello del mondo. Cosa c’è di più bello che parlare ai ragazzi e scrivere per loro? Niente o poco".
Se non avesse fatto il docente e se non fosse autore di libri e romanzi aveva un piano B?
"No, ho fatto quello in cui credevo e credo".
Quale è lo scenario nel quale scrive?
"Come ho detto in Pineta dove posso vivere momenti di solitudine e osservare il mondo".
Quel mondo che Braida racconta con cuore e con cultura e trasmette palpiti e emozioni.
Maria Nudi