
Le forze politiche stanno scaldando i motori in vista delle elezioni comunali della primavera del 2026, che determineranno il successore di Del Ghingaro
Con la presentazione del "cantiere" del centrosinistra (anche se, rimanendo nella metafora edilizia, per quanto emerso, sembra che più di un’impalcatura e di un ponteggio hanno bisogno, evidentemente, di maggiore stabilità), è di fatto partita la lunga volata verso le elezioni comunali della primavera del 2026. Una sfida che, con ogni probabilità, vedrà in lizza almeno tre schieramenti: il centrosinistra, una lista civica chiamata a raccogliere l’eredità di Del Ghingaro e che sarà guidata dal "delfino" che, con ogni probabilità dopo le Regionali, sarà designato dallo stesso sindaco uscente, e infine la coalizione di centrodestra.
Già il centrodestra, la forza che governa il Paese, che in Toscana vuole scalzare il governatore Giani, ma che in città si sta muovendo molto sottotraccia, per usare un eufemismo, in ottica comunali. A dire il vero Forza Italia il suo candidato sindaco già ce l’ha, ed è quel Ciro Costagliola che fu designato come tale dal leader azzurro Taiani in una sua visita a Viareggio proprio un anno fa. Da allora né Lega, né Fratelli d’Italia si sono espressi ufficialmente su questo nome: non hanno detto no, ma neppure un sì chiaro e deciso. La sensazione è quindi che gli alleati sperino di trovare dal cilindro magico un nome di peso, magari espressione della cosiddetta società civile, in grado di sbaragliare il campo, facendo così convergere sulla sua candidatura anche Forza Italia. Del resto centrosinistra e centrodestra sembrano essere, per quanto politicamente agli antipodi, caratterizzate da un elemento comune. All’interno delle loro coalizioni c’è infatti una componente, non trascurabile, che vorrebbe far ritornare ai rispettivi ovili chi è reduce dall’esperienza amministrativa con Del Ghingaro (Pierucci nel centrosinistra e Meciani nel centrodestra).
Interessante sarà poi capire quale ruolo decisionale, nella scelta del candidato sindaco, avrà la componente che fa capo al generale Vannacci all’interno della Lega. Insomma sia ancora nell’ambito delle ipotesi e delle supposizioni. Una cosa certa è che dai vertici fiorentini di FdI, Forza Italia, Lega è stata data l’indicazione che la decisione sarà rimandata al dopo elezioni regionali in programma a ottobre. E chissà che per quella data gli equilibri e i pesi dei singoli partiti all’interno del centrodestra non siano cambiati.