DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Barba e capelli da 55 anni. Dai punk al taglio sfumato: "Vivo il mutare delle mode"

Roberto Lombardi iniziò questo mestiere nel 1971 quando era un ragazzino "Oggi si imita l’acconciatura dei calciatori. Ma ormai non si spettegola più".

Ha vissuto sul "campo" l’epoca dei capelloni rockettari e delle creste punk. Delle barbe di pochi centimetri fino a quelle odierne foltissime. In oltre cinque decenni di attività ha plasmato e seguito anche lui il mutare di mode e tendenze maschili. Che oggi puntano sulle acconciature ispirate ai calciatori più famosi e sul "mullet", taglio sfumato che dalla base rasata si sviluppa su ciuffi e fantasie. Roberto Lombardi, storico barbiere di origini quercetane e dal 1984 titolare di "Roberto acconciature maschili" a Pietrasanta – prima in via Mazzini e dal 1998 in piazza Matteotti – aveva solo 10 anni quando nel 1971 si tuffò per la prima volta in un mestiere da cui non si è più staccato.

Cosa ricorda delle origini?

"All’inizio pulivo in terra, mi mandavano a prendere gli attrezzi e imparavo osservando. La prima barba l’ho tagliata a 13 anni e i capelli a 15".

Negli anni ’80 ha iniziato a fare sul serio. Che epoca era?

"C’era la moda dei capelli lunghi ispirati da cantanti e musicisti. Ad esempio Pooh, Camaleonti, Nomadi e le rockstar. I punk e i metallari volevano anche le creste".

I decenni successivi?

"Negli anni ’90 hanno preso piede le rasature. Ai ragazzini facevo i disegnini in testa: c’è chi voleva Batman, chi un numero o le iniziali del nome. Ricordo un taglio dove raffigurai il muro di mattoni di ’The Wall’ dei Pink Floyd. Negli anni 2000 hanno cominciato a portare le foto dei calciatori per imitarli, tipo la cresta di El Shaarawy o il ciuffo di Cristiano Ronaldo".

Le tendenze di oggi?

"Va di moda lo sfumato, con base rasata a zero e poi a scalare con capelli più lunghi sopra. Gli over 70 preferiscono sempre il taglio classico e i bambini imitano i calciatori o si influenzano tra di loro. Anche il taglio crea l’identità del gruppo".

A barbe come siamo messi?

"Negli anni ’80-’90 se la rasavano quasi tutti, ora invece la vogliono lunga. In generale, gli uomini oggi si curano di più".

A chi lascerete il testimone?

"Il barbiere di paese sta calando ovunque. Spopolano quelli ai supermercati per uomini e donne. Anche l’atmosfera è cambiata. Una volta si fermavano a chiacchierare e spettegolare, ora invece dopo il taglio se ne vanno, è diventato un mordi e fuggi".

Daniele Masseglia