
Marino Farnocchia, presidente dell’associazione Canoa Kayak Versilia
Viareggio, 23 ottobre 2019 - «L’ho visto nascere. Distruggere e ricostruire. Poi...». Marino Farnocchia ha vissuto tutte le vite del Vasco Zappelli, l’impianto sportivo nel cuore del Varignano ormai in completo disfacimento. «Era il sogno del quartiere, lo spazio di tutti. Era un bellissimo complesso polivalente, ma anche un importante presidio sociale». Oggi è il “parco giochi“ dove qualcuno sfoga la noia, la rabbia, l’insoddisfazione. E dove qualcun altro invece si rifornisce di attrezzature e materiale, rubando ciò che può servire o essere rivenduto. Si sono presi anche i rubinetti d’ottone. «Tutto questo – dice Marino – fa davvero tristezza».
E per questo, dopo quindici anni di attività, l’associazione sportiva Canoa Kayak Versilia tre anni fa ha lasciato lo Zappelli, trasferendo i corsi e gli allenamenti nel porticciolo di Torre del Lago. «Abbiamo subito continue e ripetute spaccate, incursioni. Abbiamo trovato resti di bottiglie, preservativi. Di tutto... I genitori degli atleti hanno iniziato a percepire quello spazio come insicuro» racconta Marino, presidente dell’associazione. Così fu deciso il trasferimento delle attività sulle rive del lago. Al Vasco Zappelli, completamente vandalizzato, è rimasto comunque un magazzino, dove il Canoa Kayak custodisce alcune barche e altro materiale. Domenica notte, ignoti, hanno sfondato anche quel capanno in lamiera. Hanno divelto le porte «temo che arriveranno a rubare anche quelle», imbrattato i muri di scritte inutili con la vernice che hanno trovato in giro, spaccato specchi, mensole, attrezzi della palestra. «Ma non solo – racconta Farnocchia – sono entrati negli spogliatoi, quelli che venivano utilizzati anche dalle squadre di calcio, e hanno portato via le panche».
E’ deluso Marino, negli ultimi anni ha collezionato almeno sei denunce contro ignoti per fatti analoghi. Ma non vuol lasciare lo Zappelli: «Fino a quando ci sarà concesso – dice – manterremo lì il nostro magazzino, di cui si occupano alcuni anziani del quartiere con la passione della canoa». Così come non ha lasciato i ragazzi del Varignano quando il Canoa Kayak si è spostato nella frazione. «Ogni giorno gli istruttori partono e con il furgoncino vanno a prendere i ragazzi e li portano a Torre del Lago per gli allenamenti e i corsi. Lo fanno volontariamente, senza prendere nemmeno un rimborso spese. Anzi, quando c’è da finanziare qualche progetto e mancano i soldi non si tirano indietro. Lo fanno per tramandare la passione per questo sport, ma anche per non escludere nessuno e garantire un’attività sportiva a tutti».
«Credo nell’importanza della presenza, della partecipazione. Il Varignano – conclude Farnocchia – è un quartiere stupendo, dove vivono tanti bambini e dove crescono tanti ragazzi. E’ importante essere presenti nelle loro vite. E sarebbe importante restituirgli anche il loro impianto». Il Vasco Zappelli.