DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Yasuda cittadino onorario. Entro metà settembre la delibera in consiglio

Lo scultore di fama mondiale svela i retroscena della visita di Renzo Piano in città "Non c’era mai stato, è rimasto affascinato e ha chiesto tante informazioni".

Renzo Piano e Kan Yasuda all’interno di una delle opere dello scultore in piazza Duomo foto Nicola Gnesi

Renzo Piano e Kan Yasuda all’interno di una delle opere dello scultore in piazza Duomo foto Nicola Gnesi

Quella che a giugno era stata lanciata come una proposta sta per diventare realtà. Lo scultore giapponese di fama mondiale Kan Yasuda sarà cittadino onorario di Pietrasanta, come recita l’informativa di giunta pronta a sbarcare entro metà settembre in consiglio comunale sotto forma di delibera. L’annuncio era stato fatto a giugno dal sindaco Alberto Giovannetti al vernissage della mostra di Yasuda "Oltre la forma", che resterà allestita fino al 21 settembre e che sabato scorso ha avuto un visitatore d’eccezione quale il celebre architetto Renzo Piano.

Maestro Yasuda, per la città è stata una presenza prestigiosa. Merito suo, vero?"L’idea è nata durante una cena a Genova nella casa di Piano, prima che iniziasse la mostra. Eravamo io, lui e l’artigiano Giorgio Angeli (dello studio ’Angeli’ di Pozzi, ndr), con il quale collaboro da ben 51 anni. Siamo tutti e tre molto legati a livello sia personale che professionale. Piano ha promesso che sarebbe venuto a Pietrasanta a giugno, ma poi ha dovuto rimandare".

Sabato, finalmente, l’architetto ha visitato Pietrasanta."Era la prima volta ed è rimasto affascinato. Si è fermato un paio d’ore, ha chiesto molte informazioni sull’architettura e sui monumenti della città. L’unico suo precedente in Versilia era stato allo studio ’Angeli’ per visionare le sculture destinate a Sydney. A fine anni ’90, grazie al nostro rapporto di amicizia e collaborazione, lui progettò infatti un avveniristico palazzo arricchito da due mie opere monumentali in marmo concepite nel mio stuio atelier a Vallecchia e realizzate da Angeli a Pozzi".

Gli è piaciuta la mostra in piazza Duomo?"Moltissimo. Ed è rimasto colpito dai bambini che si arrampicano sulle sculture. Mi ha detto: ’Li hai pagati tu per il mio arrivo?’. Gli ho spiegato che per i bimbi hanno un potere naturalmente magnetico. Sono abituati in casa a sentirsi dire ’Questo non si tocca’ e così, senza chiederlo ai genitori, corrono verso le sculture. Succede ovunque, anche in Giappone: non sanno nulla di arte, per loro toccare un’opera e interagire con la materia è un gesto puro e spontaneo".

Soddisfatto del responso del pubblico?"Sì, per me questa è la vera arte. Piazza Duomo è lo scenario perfetto: senza barriere, accessibile a tutti e a tutte le ore, senza pagare il biglietto. Il futuro della scultura è questo".