
Un coltello e i resti di una grigliata: ciò che rimane dei vandalismi
Viareggio, 17 giugno 2020 - Resta un coltellaccio da macellaio sulla sdraio, delle costine di maiale su una brace improvvisata sul bagnasciuga e ravvivata con dei legni straccati dal mare. Restano poi squarci sui lettini prendisole, ombrelloni sfondati e buttati in acqua. E ai balneari restano anche i danni da ripagare e un profondo senso di impotenza per i continui raid subiti. "Per noi è la prima volta, ma qui la situazione ha preso una piega preoccupante.
"Ormai qui non c’è notte che passi senza vandalismi..." racconta Stefano Cinquini, carrista nell’Olimpo del Carnevale, che insieme a Stefano Santini, anima del Beach Soccer, ha rilevato quest’anno la gestione del bagno Flora. Il secondo della Passeggiata, sul versante sud. Il più colpito dall’ultima scorribanda. Ma appunto, è solo l’ultima.
Al Flora hanno passato la mattina a ripulire la spiaggia dagli avanzi della braciata, interrotta sul più brutto, da un custode. Dovranno trovare il tempo di far riparare le sdraio sfondate a calci e sfregiate. "Oltre al coltello, alla griglia, alla rosticciana... abbiamo ritrovato una busta della spesa – racconta Stefano –. Dentro c’era uno scontrino, riconducibile ad un Penny Market di Firenze. Quindi ipotizziamo che il gruppo che ha ribaltato il bagno sia arrivato proprio da lì". E danni ingenti li conta anche il vicino bagno Oceano , tra e sedie spaccate, gli ombrelloni divelti...
Non si contiene la delusione: "Siamo stufi – sbotta Roberta Bertolucci – . Il Comune deve trovare un rimedio serio e attendibile per poterci difendere. E’ assurdo, ci ritroviamo a pagare le tasse, non ci viene garantito alcun servizio, e ogni santa mattina dobbiamo fare rimettere a posto il bagno e ripagare i torti subiti. Non possiamo andare avanti così, non è giusto".
Roberta chiede controlli, chiede di chiudere piazza Pea, dove si radunano ogni sera gruppi di ragazzetti, e chiede telecamere per scoraggiare gli eccessi. Che cominciano già dal pomeriggio, quando lungo la lingua di spiaggia libera a ridosso degli scogli si riversano giovani della zona, ma non solo; "a cui vengono vendute bottiglie di alcolici dagli abusivi che battono la costa. Così l’atmosfera talvolta si scalda" raccontano dagli stabilimenti confinanti. Poi la sera, con le discoteche chiuse, i pub con i posti contingentati, la spiaggia illuminata dalla luna ribolle. Dalle smartphone, attraverso il bluetooth, la musica viene sparata da piccole casse potenti come impianti. Si beve, tanto. Come dimostrano i resti delle bottiglie infrante. Si balla. Si esagera, poi si spacca.
"Il copione è su per giù sempre lo stesso – interviene Oreste Giannessi del bagno Nettuno , sfiorato appena dall’ultimo raid –. Ma potenziare l’illuminazione rischierebbe di richiamare ancora più persone sulla spiaggia e le telecamere non permettono mai di identificare i vandali. Ci vorrebbero dei controlli – quelli sì – Anche perché ci sarebbe, o meglio c’è una una norma del comune di Viareggio che vieta l’utilizzo delle attrezzature sulla spiaggia dalle 20 fino alle 8 del mattino seguente". E chi dovrebbe assicurarsi e vigilare sul rispetto di questa norma? Anche questo hanno chiesto i balneari di Viareggio, ricevuto con i colleghi della Versilia in prefettura.