Risse, vandalismi, pericoli e un’immagine da Far West: Lido di Camaiore rischia di essere bandita dalle famiglie con grave perdita di immagine, sicurezza e soldi. Un caso limite, un ambiente in preda alla paura e al disordine: Confcommercio interviene sul ‘caso passeggiata’ a tutela delle categorie economiche e del turismo. "I disordini di questo week end purtroppo sono il risultato di un processo di scadimento culturale e sociale che va avanti ormai da qualche anno, il lockdown ha inciso ma il problema nasce da più lontano – assicura Franco Corfini, associato storico titolare del bar Sirena – Negli ultimi anni è stato un crescendo incredibile di arroganza e maleducazione tra i più giovani: parliamo di ragazzi di 15-16 anni che non sanno cosa sia il rispetto per le persone. Faccio questo lavoro da 41 anni e ho visto passare generazioni di adolescenti, qualche turbolenza c’è sempre stata com’è normale a quell’età ma ora si è passato veramente il segno. Purtroppo è un problema sociale, culturale, lo si vede spesso anche nelle scuole, dove il ruolo degli insegnanti è sempre più svilito".
Le forze dell’ordine fanno il loro lavoro, certamente potrebbe essere fatto qualcosa in più, ma le risorse di personale e mezzi sono quelle che sono; inoltre, trattandosi di minorenni, c’è poi poco da fare al di là di qualche segnalazione. Lo stesso problema avviene sulle spiagge dove, come associazione balneari, gli imprenditori associati pagano il servizio di vigilanza notturno: il punto è che tanto questi ragazzi si sentono protetti dall’impunità. "I pubblici esercizi sono attrezzati– commenta Piero Bertolani, vice presidente di Confcommercio – controllano i documenti ma c’è poco da fare se l’alcool arriva da fuori: il loro lavoro è diventato difficilissimo, senza contare le ripercussioni negative che queste situazioni hanno per l’immagine non solo di Lido ma di tutta la Versilia, con ricadute negative per il turismo, perché le famiglie che vengono poi si fanno delle domande e sono a disagio con questi episodi".
Oggi il Prefetto Francesco Esposito sarà in Versilia per una visita già progrtammata da tempo, e con le istituzioni parlerà anche di questo. Intanto pure Fratelli d’Italia torna sul caso: anche il consigliere regionale Vittorio Fantozzi e la responsabile Giustizia Claudia Bonuccelli fanno appello al Prefetto e alla politica tutta per eliminare questo grave problema che oscura l’immagine di Lido, ostaggio della violenza a discapito di bellezza e servizi offerti. "Lido di Camaiore dovrebbe passare alle cronache per il Pontile, la passeggiata, le spiagge, per l’accoglienza degli operatori turistici e dei negozianti, per gli ottimi servizi e la vicinanza a colline e monti, non certo per le risse – affermano –. E, invece, assistiamo a ragazzi allo sbando, a bande di delinquenti che si picchiano, che risolvono in pubblico faide personali, e non è la prima volta che accade. Attività turistiche e commerciali hanno già in passato denunciato problemi di sicurezza nella zona del pontile. Questo amplifica i sentimenti di rabbia e frustrazione. E’ l’ora della fermezza e delle decisioni".
E concludono: "Lido di Camaiore è delle famiglie, dei residenti e dei turisti, che non possono rimanere in ostaggio di baby gang. La politica, a tutti i livelli, è chiamata a prendere decisioni a garanzia delle attività commerciali e turistiche, dei cittadini, stop alla violenza".
Isabella Piaceri