REDAZIONE VIAREGGIO

Un’altra estate senza bagnini alla Lecciona

E il capogruppo della Lega, Santini, attacca il sindaco: "Adesso ci sono i soldi, oltre alle sculture si pensi anche alla sicurezza"

Un’altra estate senza bagnini alla Lecciona. Lungo quei cinque chilometri di spiaggia del Parco, l’unica libera in città insieme a quella del Muraglione e alla striscia lungo il Molo, che viene scelta dagli amanti della natura e da chi non può permettersi sdraio e ombrellone in uno stabilimento in concessione. Quella spiaggia, tanto bella quanto delicata, che l’amministrazione comunale vorrebbe promuovere insieme al passaggio della ciclovia Tirrenica. Richiamando così lungo quei cinque chilometri di dune ancora bagnanti, la cui sicurezza in mare è però affidata ad un cartello che indica i pericoli dell’arenile non sorvegliato. Una questione che da anni, ormai ne sono passati almeno sei, ritorna insieme a giugno.

A sollevarla, adesso, è il capogruppo della Lega Alessandro Santini: "Il sindaco non vuole farsi dettare l’agenda per i suoi impegni amministrativi (come ha scritto lo stesso Del Ghingaro in un post su Facebook) ma se pensa più a Lucca e meno alla sicurezza dei viareggini e dei turisti, allora siamo costretti noi a ricordargli i suoi doveri". "Se Del Ghingaro trova più importante spargere sculture lungo la Passeggiata che proteggere i bagnanti, allora – prosegue il leghista - glielo diciamo noi che cosa è più importante fare. Se il sindaco sogna Viareggio come Capitale della Cultura 2024, gli ricordiamo che ora la priorità va prima di tutto alla sicurezza della gente che ha iniziato ad affollare le spiagge libere della Lecciona e del Muraglione. Ad oggi, 3 giugno, la sicurezza ai bagnanti, suoi cittadini e nostri turisti, manca ancora in maniera grave e incomprensibile. I soldi ora ci sono". "Come fanno a venire i turisti se la sicurezza non è garantita? Forse – conclude Santini – noi non gestiremo l’agenda del sindaco, ma almeno venga permesso ai suoi consiglieri di “consigliare” il “consigliabile”".

E sul fronte mare resta aperta anche la questione delle spiagge attrezzate che il Comune assegna in concessione. Quest’anno i gestori sono stati autorizzati a montare sì ombrelloni e sdraio ma non i servizi accessori, come quelli per il ristoro e addirittura quelli igienici a causa di nuovi vincoli paesaggistici. Così i clienti, che avevano già fissato il loro posto all’ombra, si ritrovano con un servizio a metà. A tal proposito le famiglie Bertolucci, Maffei e Moriconi e Bindi-Menichetti precisano che l’Altro Mare ha già provveduto a piantare gli ombrelloni, ma attendono che il Comune sblocchi quest’impiccio per poter vivere questa stagione. Bar e toilette compresa.

Mdc