GAIA PARRINI
Cronaca

Una "camminata in rosa". L’iniziativa benefica del Comitato Montigiano

Domenica l’evento lungo i percorsi di Massarosa a favore di ‘Per te Donna’ "Un’associazione che lavora intensamente per chi ha sofferto di tumori".

Il Comitato Montigiano 2022 è nato dopo l’incendio che ha raso al suolo gran parte del territorio di Massarosa

Il Comitato Montigiano 2022 è nato dopo l’incendio che ha raso al suolo gran parte del territorio di Massarosa

MASSAROSA

È stato da quel vento che nel luglio di tre anni fa ha spostato le fiamme sul loro paese, radendo al suolo, in giorni di fuoco indomabile, le loro case e il loro terreno, che si sono incontrati, riconosciuti e aiutati. Da quella cenere che si è posata sulla terra, unica superstite delle fiamme di quei giorni, insieme alla paura e allo sgomento di poter perdere tutto, sono risorti, come le fenici, gli abitanti di Montigiano, trasformando una tragedia che ha visto bruciare gran parte del paesaggio che ospita le loro case in un’occasione di rinascita, come parte attiva della comunità e veicolo di questa stessa comunità per mettersi, in maniera disinteressata, genuina e spontanea, al servizio del loro paese. Ed è così che è nato, a pochi mesi di distanza dall’"evento del fuoco", il Comitato Montigiano 2022, "con la volontà di fare qualcosa per il territorio, e anche per noi che ci viviamo- racconta Antonio Zingarelli, membro del Comitato che da Torino, dopo la pensione, si è trasferito sulla collina di Montigiano - L’obiettivo era rimettere in sesto il paese, perché i boschi non esistevano più e c’era grande difficoltà. A Montigiano abbiamo il Belvedere e le nostre case sparse lungo il percorso, e aver visto di colpo tutto il paesaggio bruciato è stato desolante. Così ci siamo proposti di collaborare,attraverso attività i cui ricavati sono andati in donazione, per esempio per gli arredi urbani, per tappare buche delle strade, per sistemare e installare gli specchi sulle curve, o comprare panchine e cestini per il Belvedere, ciascuno mettendo a disposizione, per l’altro, quello che ha e può".

Ed è in questa rete, di impegno, aiuto e solidarietà, che il Comitato non soltanto si mette a disposizione di una realtà territoriale che ha subito fortemente i danni naturali, con attività che spaziano dal ciclismo lungo i sentieri di Montigiano all’escursionismo con esperienze ravvicinate alla natura e alle erbe presenti, ma che tende la mano anche oltre il confine massarosese, dalla donazione dello scorso anno al Meyer, a quella che sarà destinata all’ associazione “Per teDonna“, ente di volontariato in supporto di malati oncologici, che ha sede a Lido di Camaiore, con la “camminata in rosa“ a sostegno dei tumori femminili in programma questa domenica. "Abbiamo scelto quest’associazione, cui andranno i ricavati, che lavora intensamente anche in relazione all’ospedale Versilia, anche per tutte le donne che hanno sofferto di tumore - continua Zingarelli - Ci siamo guardati intorno, tra le associazioni del territorio, più vicine, e meno strutturate rispetto, per esempio, al Meyer, abbiamo scoperto quest’associazione e abbiamo stabilito di realizzare l’iniziativa".

Un’iniziativa che partirà domenica, alle 9, con ritrovo al parcheggio del monte Pitoro dove avverranno le iscrizioni e dove il Comitato regalerà ai primi 100 partecipanti, come simbolo, magliette rosa. La camminata, il cui inizio è previsto per le 9.30, porterà i partecipanti tra i sentieri e le strade di Montigiano e del suo bosco, accompagnati da una guida naturalistica che spiegherà come quel territorio, attaccato dal fuoco, si stia ora riprendendo, arrivando alla strada asfaltata al termine di Gualdo per poi avviarsi sul percorso di raccordo alla strada fatta in salita, fino ad arrivare al Belvedere, "parte più bella della nostra zona, da dove si può vedere la visuale da Camaiore a Torre del Lago, dove daremo sacchetti di cibo e succhi di frutta ai partecipanti", conclude Antonio Zingarelli, parte fondamentale e integrante di un insieme di nomi, facce, vite e storie che, con impegno, sacrificio e dedizione, mettono le loro storie, e il loro tempo, a disposizione del territorio che li accoglie e di chi, dall’altra parte, ne ha bisogno.

Gaia Parrini