
L’incontro ha affrontato anche la storia delle realtà del territorio, come quella del beach soccer "Nato in ricordo di Matteo Valenti, segna ora vent’anni con un traguardo come la Superfinal".
"Lo sport è una questione seria, per cui abbiamo lavorato, nella riqualificazione e nella proposta di grandi eventi, per offrire opportunità per le nuove generazioni, insegnando disciplina e gioco di squadra. E, attraverso questo, e il supporto e il rispetto del compagno e dell’avversario, si possono raggiungere alti obiettivi. Quest’evento è un’opportunità per la città di raccontare se stessa, le sue fondazioni, i suoi sportivi e il suo territorio". Così, l’assessore allo sport Rodolfo Salemi, ha dato via al convegno che, al suo centro, ha avuto proprio la storia di questa città, con un occhio al passato e uno al futuro: alla storia che tra la spiaggia e le sue palestre è stata scritta, e quella che, ancora, è tutta da scrivere.
Come quella storia nata, in riva al mare, vent’anni fa, in memoria di Matteo Valenti e divenuta, ora, un’istituzione dello sport viareggino, e mondiale. "L’intento era solo quello di ricordare Matteo, ma dall’anno dopo quel cuore, che aveva smesso di battere, ha ricominciato a battere di nuovo, coinvolgendo tutti in quello che oggi abbiamo raggiunto - racconta Stefano Santini, fondatore del Viareggio Beach Soccer e parte del comitato organizzatore dell’Euro Beach Soccer League - Per questo voglio ringraziare anche l’amministrazione, per aver capito dove volevamo arrivare, con la volontà di celebrare i vent’anni dall’assenza di Matteo con quello che è forse il secondo evento più importante di questa disciplina, nata qua". In una comunità, cittadina e sportiva, in cui "Viareggio, con la passeggiata e le sue pinete, serve a far crescere il mondo dello sport - commenta Simone Cardullo, presidente di Coni Toscana - Sottolineando un’appartenenza, che è fatta di sport, turismo, ma anche cultura".
"Questa città è per noi una grandissima mamma - agggiunge Fernando Arcopinto, capo della delegazione nazionale italiana Beach Soccer Figc, al fianco di Enrico Maria Sbardella, direttore del centro di preparazione olimpica di Tirrenia che, con il suo impegno e dedizione, apre le porte a tutta la Toscana, e a tutti gli sportivi d’Italia, di una casa comune, così come di un’arena, per il beach soccer, disponibile tutto l’anno, per renderla un’attività non più solo stagionale - Come una tartaruga che lascia le tartarughine verso il mare, qua si dirigono verso i campi da beach soccer, regalando grandi campioni, come Ramacciotti e Fazzini. Questo offre la nostra Viareggio e io credo che abbia tutte le caratteristiche, anche con la prospettiva di un impianto fisso, per candidarsi per eventi sempre più internazionali".
Gaia Parrini