ISABELLA PIACERI
Cronaca

Funghi, è una stagione tutta d’oro. Troppi salvataggi nei boschi. Il vademecum del Soccorso Alpino

Negli ultimi dieci giorni il personale impegnato nella ricerca e recupero di persone: anche nove in un giorno

Negli ultimi dieci giorni il personale impegnato nella ricerca e recupero di persone: anche nove in un giorno

Negli ultimi dieci giorni il personale impegnato nella ricerca e recupero di persone: anche nove in un giorno

Boom di funghi anche nei boschi dell’Alta Versilia. Complici le recenti piogge, l’avvio della stagione si è dimostrato davvero d’oro per gli amanti delle escursioni e appassionati ricercatori che hanno portato a casa un ’bottino’ nutrito. Però l’altissima frequentazione dei boschi si è trasformata in un vero allarme, tra persone che hanno smarrito i sentieri o che hanno riportato infortuni per assenza di adeguata informazione o precauzioni. Negli ultimi dieci giorni i tecnici del Soccorso Alpino sono stati quotidianamente impegnati in operazioni di ricerca e recupero di persone disperse o in difficoltà, molte delle quali proprio durante la raccolta di funghi. In una giornata ben 8 interventi, in un’altra 9: numeri che parlano da soli e che danno un’idea della leggerezza con la quale spesso ci si approccia a questa attività. Le condizioni meteo avverse, con piogge e terreno scivoloso, rendono i boschi ancora più insidiosi: prudenza e responsabilità diventano requisiti primari. E spesso è necessario mettere in campo addirittura imponenti dispiegamenti di forze per concludere un intervento. Ecco che il Soccorso alpino ha stilato un vero e proprio vademecum per invitare tutti i cercatori di funghi a rispettare queste semplici regole di sicurezza, per vivere la propria passione in tranquillità e senza correre inutili rischi.

La prima regola è quella di comunicare sempre la propria destinazione e non andare mai da soli (così da favorire una tempestiva richiesta di soccorsi); in gruppo non perdere di vista anziani e bambini che sono soggetti sicuramente più vulnerabili a incappare in distrazioni o errori; terza regola tenere il cellulare sempre acceso, portando con sé una batteria di emergenza. Ovviamente partire sempre con un equipaggiamento adeguato (pila frontale, indumenti impermeabili e scarponi da montagna) e portare un telo termico (alluminato o metallina) per affrontare eventuali soste prolungate o la notte all’aperto senza rischiare di finire in ipotermie. Scaricare l’app gratuita GeoResQ, che permette di inviare un allarme con la propria posizione direttamente al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Vestirsi in maniera visibile, con colori sgargianti, agevola la ricerca dei dispersi nei boschi. Cosa fare in caso di smarrimento? Se ci si perde, non bisogna muoversi: i soccorsi arrivano sempre per cui meglio restare fermi ed evitare di sprecare energie preziose e facilita la localizzazione, possibile grazie ai moderni smartphone e al GPS integrato.

Fra.Na.