DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Un minuto di silenzio per la Palestina

Ricordare le migliaia di bambine e bambini, studenti e insegnanti che non andranno mai più a scuola perché le loro...

Ricordare le migliaia di bambine e bambini, studenti e insegnanti che non andranno mai più a scuola perché le loro...

Ricordare le migliaia di bambine e bambini, studenti e insegnanti che non andranno mai più a scuola perché le loro...

Ricordare le migliaia di bambine e bambini, studenti e insegnanti che non andranno mai più a scuola perché le loro vite sono state cancellate, o perché di scuole e università non esiste più nemmeno un mattone. È questo il senso dell’iniziativa "Un minuto di silenzio per Gaza e per la Palestina" a cui ieri hanno aderito anche alcuni istituti della Versilia dopo l’appello lanciato a livello nazionale da "La scuola per la pace Torino e Piemonte", "Docenti per Gaza" e "Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università". I docenti e il personale scolastico avevano dato la loro adesione dopo averne discusso nei rispettivi collegi docenti o in altre assemblee. Tanti gli istituti che hanno detto "presente" anche nel territorio provinciale di Lucca: tra questi, restando in Versilia, figurano l’istituto comprensivo di Torre del Lago, il comprensivo "Centro Migliarina Motto" di Viareggio, il comprensivo "Hack" di Massarosa 1, le scuole medie "Puccini" di Piano di Conca, l’istituto "Piaggia" di Viareggio, l’istituto "Chini-Michelangelo" di Lido di Camaiore e l’istituto comprensivo "Pietrasanta 2" di Marina di Pietrasanta. In altri istituti come il liceo scientifico "Barsanti e Matteucci" di Viareggio sono state invece raccolte firme su documenti di solidarietà con la popolazione di Gaza e della Palestina. "Il minuto di silenzio – spiegano i docenti e il personale scolastico degli istituti che hanno aderito – nasce dalla consapevolezza che non si può più restare indifferenti di fronte ai crimini portati avanti da Israele a Gaza e in Palestina. Anche il mondo dell’istruzione, che ha il compito di formare le nuove generazioni, deve unirsi alla denuncia di cosa sta accadendo".