TOMMASO
Cronaca

Tutti ct a parole. Ma l’alternativa chiede progetti

L'articolo di Tommaso Strambi evidenzia la tendenza italiana a criticare senza proporre soluzioni concrete, come nel caso del recupero di Viareggio e Forte dei Marmi. Le amministrazioni locali sono criticate per cercare di migliorare la situazione, senza ricevere proposte alternative valide. Si invita chiunque abbia una soluzione concreta e sostenibile a contribuire.

Strambi

Eh già. Perché, come sa bene un altro viareggino, Marcello Lippi (che qualcosa in giro per il mondo ha vinto), questo è il Paese dei sessantadue milioni di ct. Tutti pronti a impartire lezioni di gioco, ma stando comodamente seduti sul divano di casa. In fondo Policarpo Petrocchi, già nel 1891 nel “Nòvo dizionàrio universale della Lingua Italiana“ annovera la famosa frase “armiamoci e partite“ utilizzata per sottolineare e stigmatizzare, in maniera icastica e aforistica, l’atteggiamento di chi si sottrae ai rischi di un’azione da lui stesso promossa o perorata. Che poi è da sempre il programma prediletto del ’partito del no a prescindere’. Proprio come accade in questo momento a Viareggio e a Forte dei Marmi, dove dopo anni di immobilismo si cerca di dare una svolta a situazioni di degrado stratificate: il Piazzone e l’immobile ex Teti. In entrambi i casi, le attuali amministrazioni hanno proposto dei progetti per il loro recupero. Ma ecco che è partita subito la corsa a fermare il tentativo di cambiamento. Che potrebbe essere anche legittimo (si badi bene) se solo chi solleva eccezioni proponesse una soluzione alternativa e migliore. Invece lo sport prediletto è quello di insinuare, ammiccare, puntare l’indice e interdire. Salvo, poi, continuare a lamentarsi per il degrado che continua a imperversare. Ieri il sindaco Bruno Murzi lo ha detto chiaramente: "dopo 40 anni si mette mano a situazioni di degrado ed ecco che qualcuno invoca di fermarsi". Ma perché poi? Perché si cede per qualche anno una (o due) piazze ad un privato che si accolla la spesa più ingente? Perché ci sono banchi ambulanti che si devono spostare altrove (non sono ambulanti)? Perché il piano economico non torna? Ad oggi, a parte generiche lamentele, non abbiamo registrato da chicchessia una proposta alternativa, magari incastonata all’interno di un progetto che stia anche economicamente in piedi. Per questo se qualcuno ha una soluzione valida e un piano finanziario sostenibile alzi la mano. Noi lo racconteremo, volentieri.