
Il sindaco Alberto Giovannetti, tra le tante, ha anche la delega al settore cultura
Assicura che il progetto per trasferire la biblioteca comunale "Carducci" dall’attuale sede del Sant’Agostino al municipio di piazza Matteotti verrà illustrato ai cittadini. E su chi contesta solleva il dubbio che possa trattarsi di attacchi per partito preso. Sono i due concetti-base con cui il sindaco e assessore alla cultura Alberto Giovannetti interviene dopo la bocciatura al progetto arrivata da forze di minoranza, associazioni culturali e docenti. Prima, però, la questione delle barriere architettoniche al Sant’Agostino. "Abbiamo ricevuto un ampio contributo dalla Uildm – spiega – che già in passato, tramite la Consulta del volontariato ma non solo, ci ha affiancato per completare progetti sull’accessibilità alle persone con disabilità. L’associazione ha confermato che i locali del Sant’Agostino sono accessibili solo in parte e ha proposto alcune soluzioni. Ci conforta rilevare che molte le abbiamo già tradotte in progetti e appositi finanziamenti, vedi rampe o elevatori per superare i dislivelli verticali, nuovi servizi igienici utilizzabili da tutti, e grazie al ministro Daniela Santanchè un’azione di abbattimento delle barriere cognitive con risorse del Fondo unico nazionale per il turismo. Il Sant’Agostino è un edificio pubblico e deve poter accogliere in comodità e sicurezza più persone possibili: questo è il nostro obiettivo".
Il sindaco passa quindi al caso-biblioteca: "Quando avremo a disposizione tutte le informazioni necessarie a raccontare il nuovo progetto per la biblioteca lo faremo, con un evento pubblico, in trasparenza e con il più ampio senso di responsabilità verso tutti i nostri concittadini. Voglio fin d’ora auspicare che quelle ’ragioni del cuore’ tanto sbandierate in questi giorni non siano, in realtà, solo un pretesto di rivalsa personale o, peggio ancora, politica. Pietrasanta si dimostri ancora una volta comunità matura, moderna e solidale, in grado di comprendere i bisogni e le aspirazioni di ogni sua componente senza disgregarsi in fazioni che gridano l’una contro l’altra, in una battaglia che non vincerebbe nessuno".
Daniele Masseglia