MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

La bella vita della Primula Rossa. Arrestato in un ristorante di lusso

Il pranzo a base di pesce in dolce compagnia è stato interrotto dai carabinieri che lo cercavano da mesi

I carabinieri hanno rintracciato un latitante albanese in un ristorante della Darsena. L’uomo deve scontare una condanna già passata in giudicato di sei anni di carcere per spaccio. Denunciata per favoreggiamento la compagna

I carabinieri hanno rintracciato un latitante albanese in un ristorante della Darsena. L’uomo deve scontare una condanna già passata in giudicato di sei anni di carcere per spaccio. Denunciata per favoreggiamento la compagna

Da alcuni mesi faceva la bella vita con i soldi della droga. A dispetto di una pesante condanna in tribunale (deve scontare sei anni di carcere) l’uomo, un albanese senza fissa dimora, si era reso irreperibile dal settembre 2024. la sua latitanza è però finita in un ristorante della darsena tra uno spaghettino di mare e un frittino di pesce. Quando meno se lo aspettava, mentre era a pranzo in dolce compagnia, gli si sono parati davanti i carabinieri. Il pranzo si è così interrotto bruscamente, davanti agli altri commensali, ignari di quello che stava accadendo. I militari dell’arma con discerzione, date le circostanze, ma con fermezza, lo hanno portato via dal ristorante e condotto direttamente in carcere.

L’indagine, aveva condotto gli investigatori sulle sue tracce da tempo, fino a quando venerdì attorno alle 13.30, ogni elemento lo collocava in Versilia. Durante l’operazione, l’uomo è stato sorpreso sulla terrazza del locale nella darsena viareggina, in possesso di una carta d’identità falsa con generalità inesistenti. Contestualmente, nell’auto usata per gli spostamenti, sono state rinvenute valigie piene d’indumenti e altri oggetti necessari per una continua mobilità. Non ha opposto resistenza, probabilmente consapevole che la sua corsa era ormai finita. La compagna, che per mesi gli aveva offerto ospitalità e mezzi di sussistenza, è stata deferita in stato di libertà per favoreggiamento personale.

Intorno, lo stupore dei presenti al ristorante era palpabile: pochi minuti prima, il ricercato appariva come un normale avventore del ristorante, ora invece era un arrestato destinato al carcere dove sconterà la pena di 6 anni di reclusione e 26.000 euro di multa per una condanna definitiva per spaccio di sostanze stupefacenti, confermata anche dalla Cassazione nel 2024. Il soggetto dopo la cattura è stato trasferito alla Casa Circondariale di Lucca, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La sua lunga latitanza si è conclusa con un pranzo a base di pesce interrotto.