DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Tempesta perfetta. Pioggia e raffiche paralizzano la città. Oggi scuole chiuse

A Torre del Lago prosegue la conta dei danni dell’urgano. E sui social divampano le polemiche per le scelte del sindaco.

Tra l’angoscia e l’attesa. L’angoscia: quella che si respira a Torre del Lago, dove ieri mattina, sotto un cielo plumbeo che annunciava nuovi rovesci, il paese ha continuato a lavorarr liberare il viale Marconi dai detriti piovuti dai tetti distrutti dal downburst di lunedì sera. Nell’angolo della frazione pucciniana spazzato dai venti scesi in picchiata, decine di operai hanno cercato di velocizzare le operazioni prima della nuova botta di maltempo, prevista per il primo pomeriggio. C’è chi si affretta a piazzare nuove tegole sui tetti semidistrutti, protetti parzialmente da teli scuri, e chi continua a pulire le strade per renderle nuovamente agibili. Il viale Marconi è ancora parzialmente interrotto: ogni cento metri s’incontrano delle transenne. E il sottopasso è teoricamente chiuso, ma per i residenti si fa un’eccezione.

TUTTI AL BAR DEL PAESE

Decine di persone si sono date appuntamento di fronte alla pasticceria Valcauda, a due passi dall’epicentro della bomba di pioggia e vento esplosa nella serata di lunedì. Aspettano i referenti territoriali della Lega, cercando un aggancio con la politica per esprimere le loro necessità. Qualcuno ha già iniziato a muovere i fili dei lavori di ristrutturazione, ma c’è anche chi non sa bene a che santi appellarsi. In tanti tengono le dita incrociate in attesa di un preventivo che potrebbe arrivare già in giornata, mentre qualcuno deve ancora attendere i sopralluoghi tecnici. La sensazione è che si speri di far presto, ma che l’ottimismo non sia straripante. Anche perché, oltre all’angoscia di chi deve cercare di sistemare casa, o addirittura di rientrarci, c’è l’attesa.

LA PAURA E L’ATTESA

Ieri era prevista una nuova ondata di maltempo che si sarebbe dovuta abbattere su Viareggio attorno all’ora di pranzo. Le sensazioni non erano positive, tant’è che a metà mattinata il Comune ha annunciato la chiusura delle scuole: "Considerato il previsto peggioramento delle condizioni meteo e per ridurre al minimo gli spostamenti – il messaggio affidato ai social, ma da piazza Nieri e Paolini sono partiti pure gli sms –, al fine di garantire la condizione di massima sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica e privata, si comunica la chiusura straordinaria dalle 14 di tutte le scuole, compresi i nidi d’infanzia, centri diurni disabili e impianti sportivi pubblici". Le raffiche, alla fine, sono arrivate. Forse meno intense di quel che ci si sarebbe potuti aspettare. Ma bisogna comunque tener presente che negli ultimi giorni ha piovuto parecchio e pure ieri sono arrivati diversi scrosci importanti. Gli alberi – in particolar modo i pini – sono pesanti, e con le folate di vento rischiano di cadere. Folate che sono previste anche per oggi: motivo per cui il Comune ha prorogato le chiusure di "scuole e pinete – ha scritto il sindaco Giorgio Del Ghingaro –; prosegue il maltempo sul nostro territorio: la protezione civile ha emesso una nuova allerta. Il personale della polizia municipale e della protezione civile si alternerà con quattro turni giornalieri, con proroga straordinaria notturna dalle 1,30 alle 7,30".

I NUMERI DELL’EMERGENZA

Ci sono anche i numeri comunali di emergenza per il meteo (058446 543 e 058446 336). "Le scuole, le pinete, i centri diurni, gli impianti sportivi e i cimiteri resteranno chiusi. Raccomandiamo la massima attenzione". La raccomandazione, dunque, è ancora una volta indirizzata a limitare gli spostamenti. Nel frattempo, il pomeriggio di ieri è scivolato via senza troppi problemi di maltempo. Mentre è peggiorato il bilancio degli edifici danneggiati a Torre del Lago: i vigili del fuoco hanno continuato con i sopralluoghi, e nel giro di qualche ora sono state riscontrate poco meno di una decina di nuove inagibilità. Il tempo, dunque, almeno fino alla serata di ieri è stato più clemente di quanto preventivato.

LE POLEMICHE

E qualcuno ne ha approfittato – come sempre accade in questi casi – per lamentarsi dei provvedimenti restrittivi adottati dal Comune. Tanto che il primo cittadino si è lasciato andare a uno sfogo, sempre affidato ai social. "Quando c’è un’allerta meteo importante, con brutte previsioni, un sindaco è sempre nelle preoccupazioni – le sue parole –: se lasci aperte le scuole, c’è il rischio che qualcuno si faccia male, se le chiude diverse famiglie vanno in difficoltà perché non sanno a chi lasciare i figli. Mi è successo raramente, in diciotto anni di mandati, di ordinare le chiusure. Credo di averlo fatto tre o quattro volte – ha continuato Del Ghingaro –; le altre volte mi sono preso gli improperi di chi si doveva muovere con la neve, con i temporali o col vento incessante. Quando sono intervenuto con l’ordinanza di chiusura, l’ho fatto dopo aver approfondito e verificando con gli enti competenti ogni possibile alternativa. Stanotte (quella appena trascorsa per chi legge; ndr) e domani si preannunciano previsioni non belle per il nostro territorio, oltre a temporali, anche vento molto forte e, dopo essermi confrontato, mi sono deciso a chiudere scuole pinete, impianti sportivi e cimiteri. L’ho fatto per prudenza e per cercare di garantire maggiore sicurezza a tutti, in particolare ai ragazzi. So che oggi (ieri; ndr) si lamenterà chi è in difficoltà per organizzarsi con il lavoro, con gli impegni, con la faticosa routine quotidiana. Ma avete tutti visto cos’è successo l’altra sera a Torre del Lago e secondo me è meglio essere prudenti e attenti. Magari domani (oggi; ndr) sarà bel tempo e le previsioni risulteranno sbagliate, e sarete autorizzati a dileggiarmi. Magari… Garantisco – la chiosa del primo cittadino – che non è facile la vita da sindaco".