Continuano le attestazioni di sostegno dalla comunità artistica alla candidatura di Pietrasanta come Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027. "Frequento Pietrasanta ormai da diversi anni - così lo scultore Marco Cornini - qui ho realizzato parecchie delle mie opere, lavorando con gli artigiani e le fonderie della zona e anche diverse esposizioni, la più importante nel 2022, ‘Wonder of Love’ che fu la mostra dell’estate di quell’anno, per la città. Un’esperienza di grande soddisfazione e che mi ha arricchito anche umanamente, grazie al rapporto quotidiano che ho potuto coltivare con i laboratori e le fonderie di Pietrasanta. Questa città è già una delle capitali mondiali dell’arte contemporanea e il titolo che tutti speriamo riesca a conquistare il prossimo ottobre sarebbe il giusto riconoscimento di qualcosa che già le appartiene".
"Pietrasanta ha da sempre un legame forte e internazionale con l’arte contemporanea in tutte le sue forme, compresa la musica e il teatro – ha sottolineato il violinista e direttore d’orchestra Michael Guttman, componente del Comitato Scientifico che ha promosso il dossier della ‘Piccola Atene’ inviato a Roma – ed è la città ideale per rappresentare l’Italia in questo campo, nel 2027 ma anche oltre: è un luogo dove tradizione e sperimentazione si incontrano, creando un ambiente unico e accogliente per artisti e visitatori da ogni parte del mondo".
"Da oltre vent’anni visitare regolarmente Pietrasanta – ha raccontato Luca Serasini, graphic designer protagonista della mostra inaugurata sabato in sala delle Grasce – per i suoi appuntamenti d’arte, le installazioni contemporanee monumentali, i concerti: ci sono artisti italiani e stranieri, si vedono tecniche tradizionali e innovative, materiali classici e più moderni"