REDAZIONE VIAREGGIO

Tagli nelle scuole, Sos dei sindacati "Tolti altri 10 docenti in provincia Così ne perdiamo 67 in tre anni"

La denuncia di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda: "Presidente della Provincia e sindaci si facciano sentire"

VERSILIA

Ancora tagli nella scuola. A denunciarlo sono Antonio Mercuri (Flc Cgil), Roberto Malzone (Cisl scuola), Carlo Romanelli (Uil scuola Rua), Stefano Guidi (Snals Confsal), Gianni De Persis (Fgu Gilda Unams). "Abbiamo accolto con profondo rammarico e sconcerto la comunicazione di un ulteriore taglio degli organici del personale docente nella nostra provincia, meno dieci, per l’anno scolastico 2023-24. Questa riduzione si somma ai posti già ridotti negli ultimi due anni scolastici (meno 14 nel 2022-23, meno 43 nel 2021-22). Non riusciamo a comprendere i criteri utilizzati per definire questa ripetuta riduzione di posti – sottolineano i referenti sindacali – dal momento che province che hanno un calo di alunni anche superiore al nostro si vedono addirittura accrescere l’organico (Pistoia, Pisa). Vorremmo veder esplicitati dei criteri chiari che spieghino i motivi di tali scelte".

"Si ricorda – evidenziano i sindacati – che la provincia di Lucca è costituita da un significativo territorio montano (Media Valle del Serchio e Garfagnana) che richiede una particolare attenzione nella gestione del personale per poter garantire il diritto allo studio in modo accettabile e coerente con gli standard nazionali. Questi tagli reiterati si ripercuotono in particolare su questi territori ma più in generale su tutta le realtà provinciale dove diventa sempre più difficile evitare la costituzione delle tanto esecrate “classi pollaio”". "Chiediamo una revisione della assegnazione provinciale dei posti in organico che permetta un inizio sereno ed equilibrato del prossimo anno scolastico - è l’istanza delle organizzazioni – .Chiediamo urgentemente ai nostri sindaci e al presidente della Provincia, che a breve si dovranno occupare di come stipare le nuove classi pollaio nelle aule già fortemente inadeguate del territorio, di far sentire alta e forte la loro voce. Chiediamo ai consiglieri regionali e ai Parlamentari della nostra Provincia di prendere atto che il governo degli organici della scuola, se si vuole ripartire in sicurezza a settembre, non può tradursi in questo modo. USR e Ministero non possono operare così, in quanto le scuole a settembre non potranno riaprire, perché quanti studenti ci saranno per ogni classe a settembre si decide ora, proprio sulla base degli organici assegnati".

L.S.