
Viareggio, 25 agosto 2023 – Quella drammatica notte del 29 giugno 2009 Ul Haq Isham, commerciante pakistano, si trovava davanti alla sua abitazione nei pressi della stazione ferroviaria, vicino al Dopo lavoro ferroviario. L’esplosione della cisterna di gpl lo colse in pieno. Durante le concitate fasi di soccorso il suo corpo, quella notte fu trovato da un carabiniere che dette l’allarme. Ul Haq Isham riportò ustioni sul 90% del corpo. Venne curato e salvato nel Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Sacco di Milano da dove fu dimesso nel luglio del 2010, dopo oltre un anno di ricovero e di cure delicatissime. Ieri è tornato a Viareggio per seguire le sue pratiche amministrative e rivedere l’avvocato Fabrizio Miracolo, il legale che ne seguì la pratica dei risarcimenti. E proprio l’avvocato Miracolo ha postato sulla sua pagina Facebook l’incontro con il suo assistito pakistano. "Rivedere Ul Haq Isham sopravvissuto nonostante il suo corpo sia stato colpito al 90% dalle fiamme nell’esplosione del treno cisterna a Viareggio nel giugno 2009, è un inno alla forza dell’animo umano e alla gioia di rinascita contro ogni avversità".
E certamente Ul Haq Isham ha lottato come un leone contro le avversità della vita. Adesso è tornato a vivere in Pakistan, ma l’Italia e Viareggio sono rimaste nel suo cuore. E, come ha confidato all’avvocato Miracolo, ricorderà sempre la professionalità delle cure che lo hanno rimesso al mondo.
Dopo essere stato dimesso dal sacco di Milano era tornato in Pakistan, ma poco dopo era dovuto tornare in Italia, perché nel suo paese d’origine non potevano garantirgli le medesime cure che aveva in Italia. Per questo rimase poi ricoverato altri tre mesi nell’ospedale di Lucca dove portarono a completamento il recupero del commerciante pakistano che ancora oggi, ben visibili, porta i segni dei quella terribile notte in cui morirono 32 persone.
Viste le sue condizioni, in Pakistan non lavora e vive con la pensione che gli deriva da quell’incidente e con i risarcimenti ottenuti dalle assicurazioni. Oggi Ul Haq Isham ha 58 anni (ne aveva 45 quando esplose il treno cisterna che trasportava gpl). Ha 8 figli, quattro maschi e altrettante femmine. Quello adesso è il suo mondo. Ma non dimentica l’Italia e Viareggio.