Sparatoria sul lungomare, caccia ai banditi in fuga

Uno è in carcere con l'accusa di tentato omicidio, degli altri due Sinti si sono perse le tracce. E' una banda di pendolari del furto arrivata da Torino

Paura sul lungomare del Lido per la sparatoria

Paura sul lungomare del Lido per la sparatoria

Lido di Camaiore, 2 agosto 2015 - Continuano le ricerche dei due banditi che ieri, con un terzo complice poi arrestato dalla polizia, erano a bordo dell'auto bloccata dalle volanti dopo un inseguimento sul viale a mare e la Passeggiata di Lido di Camaiore (Lucca).

Durante l'inseguimento, tra i villeggianti terrorizzati che cercavano riparo, sono stati sparati anche alcuni colpi di pistola. L'inseguimento è terminato solo quando la volante è riuscita a speronare l'auto dei banditi, in piazza Principe Umberto, di fronte a diversi testimoni. Una volta bloccata l'auto, due dei tre banditi sono riusciti a fuggire in spiaggia, gettando in mare una pistola, mentre il terzo è stato bloccato dagli agenti. Per lui, ora rinchiuso nel carcere di San Giorgio a Lucca, le accuse sono tentato omicidio, resistenza, danneggiamento aggravato e ricettazione. L'uomo, 35 anni, di origine sinti, sarebbe arrivato con i complici dalla provincia di Torino. Sull'auto dei banditi, una Ford Focus nera con targa contraffatta, è stata trovata dalla polizia della refurtiva, due ricetrasmittenti, uno scanner. Secondo gli inquirenti si tratta di una banda di pendolari arrivata in Versilia per mettere a segno furti, rapine e scippi. Gli agenti li avevano sorpresi mentre stavano per commettere un furto in un villa a Lido di Camaiore. Le indagini sono affidate alla polizia e al dirigente Enrico Parrini.