REDAZIONE VIAREGGIO

Sono mille le contraddizioni del Varignano Tra degrado e aree commerciali di pregio

Il caso eclatante del Centro Vasco Zappelli, recuperato a metà e per il resto in abbandono con l’ingresso spalancato. Residenti e commercianti vorrebbero più manutenzione, a cominciare dal taglio delle erbacce e le potature in zona Fienile

Il campetto da calcio malandato e la chiesa nuovissima, il Vasco Zappelli semi abbandonato e la sfavillante area commerciale del Burlamacca. Sono le facce della stessa medaglia: il Varignano. Da sempre definito quartiere "popolare", i problemi non mancano. "Di sicuro i marciapiedi avrebbero bisogno di una bella sistemata — dice Cinzia Galli dello snack bar Cinzia — e il quartiere avrebbe bisogno di più manutenzione. Anche perché le tasse le paghiamo anche noi. Poi servirebbero più cestini per la strada ma anche il taglio dell’erba alta. Anche la zona ex Italmaco sarebbe bellissima, con un po’ di manutenzione". Ma non tutto è negativo. "Poi per il resto non mi lamento, non a caso sono tornata proprio nell’attività che avevo aperto anni fa. Il quartiere comunque sta migliorando, e forse in città ci sono zone messe peggio".

Spostandosi in via Paladini, tra una lunga serie di condomini, c’è chi vede il bicchiere mezzo pieno. "Andrebbe risistemato il Vasco Zappelli per i ragazzi, sarebbe importante se fosse di nuovo operativo — dice Albanio Patalani del Patabar — Ma mi sembra che chi governa la città stia facendo bene". Anche nel caso dello Zappelli ci sono due facce. La parte vicino alla chiesa ha subito un rinnovamento grazie all’impegno di don Luca e di Athos Catassi. Con l’aiuto dell’amministrazione comunale sono stati realizzati un campo a 5 in sintetico e un campo da basket nuovo. Ma c’è anche un’area verde e la possibilità di usufruire dell’ex casa del custode. "Insieme all’oratorio — dice Catassi — i ragazzi hanno ora un punto di aggregazione. Il Varignano non è solo degrado e delinquenza". Però Il cancello è semi aperto, ma già l’insegna mostra i segni del tempo. Per il resto regna l’incuria. L’erba cresce indisturbata ai lati del viottolo che porta al secondo cancello, anch’esso semiaperto. Anche in questo caso l’erba non è tagliata da mesi: arriva quasi a un tavolo da ping pong, senza rete.

Diverso lo scenario in via del Pastore, in zona Fienile. Ci sono varie attività commerciali, anche se alcuni fondi sono sfitti. Ma i problemi non mancano. "A ottobre ho fatto la segnalazione perché venissero potati gli alberi: nessuno si è visto", dice Maurizio Fiorelli dell’omonima tabaccheria. "In più i polloni non vengono tagliati e al loro interno si annida di tutto. Sono venti anni che sono qui e saranno venuti sì e no una volta. In più è stato tagliato un albero ma c’è rimasta una buca enorme". "Quello che servirebbe è maggiore decoro, purtroppo alle promesse da campagna elettorale non seguono i fatti. In più i lavori per la fibra ottica hanno lasciato le strade messe peggio di come erano prima. E poi c’è un problema annoso: in via Paladini le auto vanno troppo veloci".

Altra zona commerciale in via Aurelia Sud. "Al Varignano c’è tanta umanità — dice Gabriele Moriconi della Nuova edicola — ma ci sono anche i problemi. La manutenzione delle strade, via dei Marmi, via Belluomini, una cura del decoro maggiore. E poi servirebbe un centro di aggregazione, con la chiusura del Vasco Zappelli è rimasto solo un po’ il Fienile. Alcuni palazzi come il Fontanini e il Versilia sono stati risistemati, però ce ne ancora altri che avrebbero bisogno di interventi". Per Moriconi la zona di via Paladini avrebbe bisogno di un punto di aggregazione. "Servirebbe qualche negozio in più, qualche attrattiva. Al centro commerciale Burlamacca è stato fatto un buon lavoro. Mi aspettavo che venisse fatto anche da questa parte, c’è anche la vicinanza all’autostrada. Il pomeriggio se una mamma deve fare un giro coi bambini si sposta verso il Burlamacca e il McDonald’s". Ma per molti residenti c’è anche il problema dell’anfiteatro: da troppo tempo abbandonato a se stesso, versa in condizioni di degrado. Invece degli spettacoli, vanno in scena rappresentazioni che hanno ben poco a che fare con la prosa.

Alice Gugliantini