REDAZIONE VIAREGGIO

"Sindaco, parliamo di sviluppo economico"

Bani, presidente del Parco, invita Del Ghingaro a riprendere i contatti per disegnare il nuovo piano integrato con le risposte per le aziende

Nuovi segnali di fumo dal Parco di Migliarino. Li manda il presidente Lorenzo Bani, per il sindaco Giorgio Del Ghingaro, e sono messaggi di pace: "Parliamoci, staimo preparando il nuovo piano integrato del Parco, e intendiamo prevedere nuove possibilità per le aziende presenti nelle aree più antropizzate, a cominciare dalle Marine di Levante e di Torre del Lago".

"La mia volontà di recuperare il rapporto col sindaco Del Ghingaro – spiega Bani, dopo aver riflettuto sull’intervista rilaciata dal primo cittadino a La Nazione – nasce anche dal fatto che da quattro mesi lavoriamo al nuovo piano integrato del parco, fermo al 1994. Da allora attorno a noi è cambiato il mondo. Quando affronteremo i problemi degli stabilimenti balneari e dei luoghi che prima non erano così antropizzati come oggi, dovremo tenere conto delle nuove esigenze di sviluppo economico di questi settori. La cosa sarà oggetto di un confronto con le comunità di Viareggio e Torre del Lago, e in particolare col sindaco, per capire quali possono essere le prospettive".

Bani va sul concreto: "A Marina di Pisa c’erano colonie abbandonate, e oggi sono stabilmenti balneari di eccellenza, che hanno bisogno di strutture turistiche adeguate per rilanciare il litorale. Bisognerà prevedere meno vincoli e più attenzioni a questi bisogni. Sarà l’occasione per un confronto ampio e articolato per trovare le soluzioni possibili. Io ritengo che il sindaco Del Ghingaro sia un buon amministratore, quindi è necessarie avere un rapporto tra di noi, anche critico e duro, ma necessario per ritrovare una sintonia tra il Comune di viareggio e il Parco. Non è vero, come dice lui, che da tre anni il parco non gli risponde. Appena mi sono insediato ho fatto rispondere dagli uffici a una lettera che lui aveva mandato nel 2017, con tutti i punti su cui aveva chiesto risposte. Prima, alla presidenza del Parco, non c’ero io. Quando sono arrivaqto ho provveduto. Anche se Del Ghingaro non si faceva sentire, ho risposto a quella lettera perché era corretto rispondere. Io ho mandato un segnale, non so perché in precedenza s’erano interrotti i rapporti col Parco. Non rispondendomi a sua volta, Del Ghingaro mi ha dato uno schiaffo: io non porgo l’altra guancia, e ne sono nate alcune battute. Però sono disponibile. I progettisti del piano integrato lavorano al quadro conoscitivo, avremo la possibilità di discutere qualsiasi ipotesi col coinvolgimento delle comunità. Quello che è di fatto il piano regolatore del Parco dovrà rivedere tutte le cose, dunque parliamone e decidiamo in base alle esigenze del territorio".

Beppe Nelli