MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Segregato e picchiato. Trentenne fa arrestare l’ideatore delle ‘ronde’

Un uomo di Porcari ha chiesto aiuto ai carabinieri che, una volta arrivati nella sua casa, hanno trovato Leonardo Pistoia, il 20enne di Torre del Lago.

Leonardo Pistoia durante una «camminata per la sicurezza» a Torre del Lago

Leonardo Pistoia durante una «camminata per la sicurezza» a Torre del Lago

I carabinieri hanno provato con insistenza a suonare il campanello, bussando a ripetizione alla porta di un’abitazione di Porcari. Senza ottenere nessuna risposta, benché il vicinato avesse confermato, con granitica certezza, che all’interno erano presenti due ragazzi. Alla fine i militari hanno staccato la corrente elettrica, per costringerli ad aprire. E solo a quel punto, dopo pochi minuti, dal buio di un incubo è uscito un 33enne. Ai militari ha chiesto aiuto, raccontando di essere stato segregato e minacciato di morte dal 20enne che era in casa con lui.

Quel giovane è stato identificato come Leonardo Pistoia, un nome conosciuto nella frazione di Torre del Lago per essere diventato il volto delle camminate della legalità, ai confini della pineta dello spaccio, organizzate per reclamare sicurezza. Soltanto pochi giorni fa aveva denunciato di essere stato aggredito, fuori dai locali della Marina torrelaghese, proprio per il suo impegno. Da chi – ha raccontato a stampa e successivamente formalizzato in Commissariato – lo avrebbe voluto far tacere. E adesso, come un incredibile contrappasso, proprio su di lui pesano le accuse di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

A far scattare l’allarme alla centrale del 112, erano le 13.30 di lunedì, sono stati i familiari del 33enne, che si trovano a chilometri di distanza della provincia di Lucca. Preoccupati per ciò che stava avvenendo all’interno dell’appartamento. Così è scattato l’intervento dei carabinieri della Sezione Radiomobile, che avrebbero trovato riscontri a quei timori. Il 33enne, appena è riuscito ad uscire dalla casa, ha riferito di essere stato segregato dall’amico, e minacciato di morte qualora avesse tentato la fuga. Successivamente, negli uffici del cortile degli svizzeri, il racconto è proseguito. Il ragazzo ha denunciato che dallo scorso mese di febbraio era vittima di maltrattamenti da parte del 20enne, che lo avrebbe sottoposto – secondo le testimonianze rese – a continue violenze psicologiche, minacce, danneggiamenti dell’auto e percosse, che si sarebbe concluse con con l’ennesima aggressione, nel corso della quale la presunta vittima sarebbe stata minacciata con un coltello puntato al collo, percossa con un manganello e poi segregata in casa. Situazione dalla quale il 33enne sarebbe riuscito a liberarsi solo grazie all’intervento dei Carabinieri.

Nel corso delle perquisizioni, i militari hanno rinvenuto diversi coltelli e un manganello. E considerata la gravità dei fatti, dopo avere informato il pm di turno, hanno proceduto all’arresto di Pistoia, che è stato accompagnato in carcere e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ieri mattina ha potuto incontrare il suo difensore, l’avvocato Gabriele Parrini. Di fronte al quale, fortemente provato, il ventenne, incensurato, ha negato ogni addebito. Si attende la fissazione dell’interrogatorio di garanzia, quando di fronte al Gip avrà modo di spiegare.

Martina Del Chicca