REDAZIONE VIAREGGIO

Segnali di fumo dalla riserva del "Flora"

Il party a tema "Indiani d’America" per denunciare il Far West della spiaggia libera

Segnali di fumo dalla riserva del "Flora"

Cactus di cartone, il classico teepee e persino il Grand Canyon vista scogli, con una ricostruzione in miniatura del Rio Bravo lasciato scorrere tra gli ombrelloni a due passi dal Molo. È il sogno di un giorno di mezz’estate messo in scena sulle rive del bagno Flora, trasformate da Maurizio Ramacciotti & Co (una banda di amici per la pelle, rossa per l’abbronzatura) nel set dell’Ultimo dei Mohicani.

Quella meticolosamente riprodotta ieri in riva al mare era una riserva indiana, la “Barrique 1873“, dove resiste – agli attacchi del tempo, della noia, della disillusione – l’entusiasmo di un gruppo di eterni ragazzi e ragazze che hanno giocato agli indiani per festeggiare la vigilia del Ferragosto. Anche questa è Viareggio, dove ogni festa è giusta per fare un Carnevale. E da dove, proprio come a Carnevale, la festa diventa anche occasione per una riflessione. Quella che si è sollevata dalla Barrique, come un segnale di fumo, riguarda il presente della spiaggia libera del Lungomolo dove, dall’inizio dell’estate, si è accampata una banda dedita ai furti e allo spaccio. E dove, troppo spesso, le liti degenerano in risse. "Un po’ per gioco e un po’ per protesta – spiegano gli amici del Flora – abbiamo deciso di accamparci anche noi per richiamare l’attenzione delle autorità sulla situazione di abbandono, violenza, furti e degrado che stringe in una morsa questo lembo di spiaggia libera". L’unico rimasta lungo la Passeggiata, che il Comune vorrebbe attrezzare con campi e ombrelloni per arginare questo ordinario Far West.

Martina Del Chicca