MARIA NUDI
Cronaca

L’impegno dei volontari. Un futuro più sereno per chi è più fragile

Associazione e Fondazione italiana persone down protagoniste di progetti. Il sogno del "Dopo di Noi" più vicino grazie a istituzioni e privati .

Associazione e Fondazione italiana persone down protagoniste di progetti. Il sogno del "Dopo di Noi" più vicino grazie a istituzioni e privati .

Associazione e Fondazione italiana persone down protagoniste di progetti. Il sogno del "Dopo di Noi" più vicino grazie a istituzioni e privati .

VIAREGGIO

Simone ha 16 anni frequenta l’istituto statale di istruzione superiore "Guglielmo Marconi", ha scelto il settore alberghiero e ha idee molto chiare sul suo futuro: il sogno sarebbe fare il deejay, ma ha accolto il consiglio dei genitori, Giovanni e Antonella, impegnandosi per il piano B e fare il cameriere di sala. Simone oltre alla musica ha anche un’altra passione, lo sport, e fa nuoto con successo, anzi con grandi risultati agonistici, e va in bicicletta. A Simone piace stare in mezzo alla gente e ama il rapporto che instaura con le persone. Naturale per un adolescente che ha lo sguardo sul mondo. Simone merita un plauso in più perché convive dalla nascita con la sindrome di Down, ma grazie alla sua voglia di mettersi in gioco e grazie ai progressi della società conduce una vita come gli altri. E se lo può fare è grazie all’impegno dell’Associazione italiana persone down, sezione versiliese fondata 16 anni fa, da cui nel luglio del 2023 è nata la Fondazione, che rafforza ancora di più l’impegno sul territorio per le persone che sono nate con questa sindrome e che è al fianco delle famiglie. L’Associazione e la Fondazione, che possono contare sull’impegno dei soci fondatori e volontari, sono come due fratelli gemelli eterozigoti: si assomigliano nell’impegno sociale e inclusivo nei confronti di queste persone e negli anni hanno fatto un percorso importante sul fronte dell’inclusione sociale e lavorativa, ma la Fondazione guarda ancora oltre perché è impegnata in un progetto con sguardo sul futuro: la realizzazione di un centro polifunzionale a Camaiore per le persone che vivono questa fragilità.

Giovanni Lucchesi, papà di Simone, è il presidente della Fondazione e racconta a La Nazione questo sogno, il "Dopo di Noi", che sta prendendo forma a Camaiore e che se va tutto bene potrebbe diventare realtà nel luglio del prossimo anno, lo stesso mese nel quale è nata la Fondazione.

"Faccio un passo indietro – racconta Giovanni, anzi il papà di Simone come lo chiamano ormai tutti, facendolo sentire orgoglioso –. Sedici 16 anni fa Angela Bertacchi, medico, e mamma di Sergio che oggi ha un lavoro in un’azienda, ha fondato la sezione versiliese dell’associazione a Capezzano Pianore che da sempre è ospitata a titolo gratuito nei locali della Misericordia a cui va il nostro grazie e la nostra gratitudine. L’associazione è nata perché quando in una famiglia nasce un bambino con una fragilità la vita cambia, ed è quindi necessario essere consapevoli, perché permette con il tempo di capire che il cambiamento porta felicità". E Angela Bertacchi, alla presidenza fino a pochi mesi fa, (siamo in un fase di transizione nella quale c’è il nuovo presidente Nicola Freda), ha capito che era necessario creare un’associazione per le famiglie che vivono questa situazione e soprattutto per chi nasce con questa sindrome.

"Oggi – prosegue Giovanni – l’associazione è al fianco di 37 famiglie e di 37 persone fragilli con età diverse: da un anno a 40 anni. L’associazione si è impegnata per valorizzare l’inclusione sociale e per l’inserimento nel mondo del lavoro. E di passi ne sono stati fatti: Sergio, Carlo, Federico, Valerio, Jessica lavorano. I nostri ragazzi fanno teatro, altre attività diverse a seconda dell’età, ma finalizzate al benessere fisico e psicologico. Due anni fa abbiamo pensato ad un passo in più verso l’autonomia di queste persone e per realizzare il centro polifunzionale è nata la Fondazione di cui sono presidente".

Il sogno sta prendendo forma?

"Grazie all’appoggio e alla sinergia tra pubblico e privato nello stabile a Camaiore, 250 metri quadrati su quattro livelli, si sta realizzando una palestra, una sala riunioni, altri locali, e gli appartamenti dove potranno vivere i nostri figli affiancati dagli operatori. Il sogno diventa realtà grazie al sindaco Marcello Pierucci che sostiene il progetto con gli altri soggetti che sono scesi in campo".

Associazione e Fondazione hanno come anima il volontariato?

"Certo, siamo volontari. Per sostenere le attività organizziamo eventi per la raccolta di fondi, abbiamo il nostro calendario, i nostri spettacoli. Il ruolo del teatro è importante: il prossimo spettacolo sarà mercoledì 5 giugno alle 21 al teatro Manzoni a Massarosa e si intitola ‘Notte folle ai grandi Magazzini’".

Maria Nudi