DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Scontrini della discordia, "i prezzi al bar sono giusti". I gestori uniscono le forze

Anche “Il Duomo“ stigmatizza chi critica i 26 euro sborsati per due cocktail. "Abbiamo bollette e suolo pubblico da capogiro. I nostri ritocchi sono irrisori".

La titolare de “Il Duomo“ Amelia Palla e il suo dipendente Michelangelo Panico intervengono sui prezzi al bar

La titolare de “Il Duomo“ Amelia Palla e il suo dipendente Michelangelo Panico intervengono sui prezzi al bar

Pietrasanta, 7 giugno 2023 – Il loro concetto parte da un confronto col mondo dell’abbigliamento: chi entra da “Gucci“ non può sperare di trovare una borsa da 300 euro.

Per lo stesso motivo, un aperitivo nel “salotto“ della Piccola Atene, crocevia di artisti, artigiani e personaggi del mondo dello spettacolo, non potrà mai costare quanto quello consumato in un anonimo centro di periferia.

È il pensiero di Amelia Palla, titolare del bar pasticceria “Il Duomo“, e di uno dei suoi dipendenti, Michelangelo Panico, desiderosi di spezzare una lancia a favore dei propri colleghi dopo la protesta del professionista viareggino per i 26 euro spesi per due cocktail in un locale del centro storico, di cui abbiamo riportato nell’edizione di ieri.

"Stiamo dalla parte di Bartoli del bar ’Pietrasantese’ – dicono – per quello che ha detto a tutela di tutta la categoria. Il punto di partenza sono le spese. Mandare avanti un’azienda, piccola o grande, richiede un investimento notevole tra tasse, stipendi, contributi, consumo utenze, affitti e quant’altro. L’anno scorso ad agosto la luce ci è costata 8mila euro, il doppio rispetto al 2021, l’affitto è cresciuto del 20% dopo l’adeguamento Istat e per il suolo pubblico paghiamo 4mila euro l’anno più altri 2.400 solo in estate per un’altra striscia di piazza. Chiaro che le spese vanno poi spalmate sui prodotti se si vuole un utile anziché fallire. Nonostante tutto i nostri aumenti sono stati irrisori e non proporzionati ai rincari, altrimenti avremmo dovuto mettere le paste a 5 euro. Che ne sa quel consulente che si è lamentato dei 26 euro visto che lui al massimo sosterrà solo le spese per spostarsi con la macchina?". Passando alla clientela, Palla e Panico non vogliono far passare Pietrasanta come una città snob, ma spiegano come stanno le cose: "Chiunque è ben accetto, ma i prezzi sono questi. Per noi è essenziale avere una clientela di un certo livello per rimanere in vita. Pietrasanta propone e vende arte, e quindi è tutto proporzionato. Chiaramente abbiamo un occhio di rigusrdo verso gli autoctoni e i clienti abituali, ma se vado da ’Gucci’ e compro una borsa da 3mila euro non è che poi mi lamento. Ci vuole consapevolezza: chi si siede in piazza Duomo o piazza San Marco deve sapere che il caffè non lo pagherà mai 1,10 euro".