
Emanuele Marchi lavora al Jenner Institute di Oxford
Camaiore(Lucca), 11 novembre 2020 - Tra i ricercatori del vaccino anti Covid c’è anche un camaiorese. Emanuele Marchi, 46 anni, ha studiato all’estero e forse non tutti sanno che e’ un’eccellenza. Si è laureato all’Università di Surrey e vive da molti anni ad Oxford, un nome che oggi, oltre a rimandare a verdeggianti parchi con collegi esclusivi, fa subito pandant con ‘vaccino’. Si, proprio quella manna che prima o poi ci salverà dal maledetto nemico di cui un anno fa nemmeno si sapeva l’esistenza e che adesso ci ‘chiude’ e limita la nostra vita sociale, lavorativa, la nostra vera vita insomma. Marchi, figlio del geometra Aldo e di Alfreda, fa parte del team di studiosi che sta mettendo a punto l’attesissimo vaccino. «Per adesso non possiamo dire niente di ufficiale - afferma - ma a breve avremo più certezze. Il problema di questo virus sta nella sua mutazione". Era stato annunciato che il vaccino sarebbe stato pronto in settembre: ma il nemico ‘mutante’ gioca brutti scherzi. In ogni caso i ricercatori nell’Università di Oxford sono ad un passo dalla svolta che schiarirà l’orizzonte e che sarà ufficiale dopo che verrà confermata l’efficacia totale e la sicurezza riscontrata, nei mesi trascorsi, sulle scimmie. Questo perché proprio i macachi, oggetto dei test, sarebbero gli esseri umani più simili all’uomo. Anche la compagna di Marchi lavora al Jenner Institute, il dipartimento di Virologia dell’Ateneo britannico, ma non può rilasciare dichiarazioni a nome del team. Pare peraltro che, nel mese di dicembre prossimo, sapremo se il vaccino sarà efficace: lo studioso Vincent Munster, loro collega, e’ stato il fautore del resoconto scientifico della scoperta. In pratica, se l’immunità ottenuta nei test sulle scimmie verrà confermata sugli uomini, la scoperta sarà realtà. "Il fatto scientifico importante e’ che per il Covid il vaccino si possa ottenere - aggiunge Marchi - tutto sta nel riconoscere una regione della proteina dello stesso virus che non muti". Uno dei finanziatori della ricerca e’ nientemeno che Bill Gates. Isabella Piaceri