
Giovanni da Monreale (a sinistra) durante l’installazione di «3» all’alba del 9 marzo
La scultura in vetroresina "3" che accoglieva le persone sul muretto accanto al sottopasso della stazione non c’è più. Nonostante il suo messaggio incentrato sul duplice abbandono – il bimbo di tre anni lasciato solo con lo smartphone e la stazione da tempo trascurata – Rfi ha contattato l’urban artist Giovanni da Monreale, non nuovo a queste iniziative, negandogli l’autorizzazione. Tra i motivi, e questa è una seconda notizia, c’è anche la partenza degli attesi lavori di restyling della stazione, in agenda a febbraio 2026 sebbene in ritardo dato che inizialmente erano stati annunciati per l’autunno 2024. Il rammarico dell’artista siciliano, che vive e lavora a Pietrasanta dal 2008, è grande. "3" era stato collocato all’alba del 9 marzo ed era la quinta opera donata alla città dopo "8" alle scuole di Porta a Lucca e "17" allo skatepark di via Marconi, più "Games" e "15" poi rimosse causa vandalismi.
"Una referente di Rfi mi ha contattato giorni fa – racconta Giovanni da Monreale – invitandomi a rimuovere l’opera, altrimenti l’avrebbero demolita e smaltita loro. Dato che ’3’ era piaciuto a tanta gente, ho chiesto se la direzione delle ferrovie avrebbe potuto autorizzarmi, ma la referente, che ha confessato di gradire l’opera, il giorno dopo mi ha detto che la proposta non era stata accolta da Rfi e che quindi avrei dovuto rimuovere l’opera. L’ho fatto, con grande dispiacere: è assurdo come in una città d’arte come Pietrasanta la stazione sia da anni in condizioni di degrado e abbandono, priva di bar, biglietteria, servizi igienici e tracce artistiche. I dirigenti delle stazioni dovrebbero comunicare di più con le città, creando una connessione anziché disinteressarsi. Spero che le cose possano migliorare e che l’arte contemporanea, ossigeno per le nostre anime, possa trovare spazio anche nelle stazioni. Ora – conclude l’artista siciliano – ’3’ si trova di nuovo nel mio laboratorio, in attesa di una nuova collocazione. Sono stato contattato da tanti cittadini interessati, anche da altri comuni, ma la voglio ricollocare a Pietrasanta perché è nata qua".
Daniele Masseglia