ENRICO SALVADORI
Cronaca

Rai e Sanremo ai ferri corti. Viareggio spera nel Festival

La città in cui nacque la rassegna poi emigrata in Liguria è fra le candidate per l’edizione 2027. Del Ghingaro conferma l’interessamento, ma servono soldi e una struttura adeguata che ora non c’è.

Olly ha vinto l’ultima edizione di Sanremo condotta da Carlo Conti. In Rai si sta pensando anche alla candidatura di Viareggio per l’edizione 2027

Olly ha vinto l’ultima edizione di Sanremo condotta da Carlo Conti. In Rai si sta pensando anche alla candidatura di Viareggio per l’edizione 2027

In Rai si sta valutando concretamente l’ipotesi di spostare il Festival della canzone lontano da Sanremo e l’ipotesi viene lanciata da Il Messaggero. I rapporti tra l’azienda e la città ligure si sono infatti incrinati. Tra richieste economiche ritenute eccessive — come un milione di euro in più per ospitare l’evento e una quota sugli introiti pubblicitari — e strutture giudicate inadeguate, l’idea di trovare una nuova sede prende forma. Stiamo parlando di ipotesi che sarebbero prese in considerazione dal 2027 e diverse località si sono già dette disponibili a ospitare lo show, anche con contributi economici e infrastrutturali. Tra queste, secondo i rumors provenienti da Roma, ci sarebbe Viareggio capofila di un team che comprenderebbe l’intera Versilia. Il sindaco Del Ghingaro infatti conferma, limitandosi ad affermare: "Ci sono interlocuzioni in corso, ma è la dimostrazione come Viareggio oggi sia ricercata da tutti".

La Rai starebbe infatti valutando località costiere che non siano grandi città ma luoghi riconoscibili, accessibili e capaci di accogliere un evento di questa portata. Le tre aree prese in considerazione sarebbero la Costiera Amalfitana (Sorrento), Viareggio e la Versilia e la costa adriatica.

Qui si ipotizza Rimini, Senigallia o Gargano. C’è anche l’idea di rendere il festival itinerante, con rotazione ogni due anni. Tra le regioni più attive sulla candidatura c’è la Campania, con il suo presidente Vincenzo De Luca subito resosi disponibile. Inevitabile ricordare che per Viareggio sarebbe un ritorno alle origini perché nella nostra città nel 1948 e 1949 si sono svolte le prime due edizioni del Festival della Canzone italiana. Mancati finanziamenti e incomprensioni portarono al termine di questa esperienza voluta soprattutto da Sergio Bernardini e Aldo Valleroni. Dopo un anno di stop (1950) sull’obiettivo piombò Sanremo e nel 1951 nacque il mito del Festival di Sanremo. E’ realistico però sottolineare alcune difficoltà strutturali che ha Viareggio. Non c’è un teatro capiente come il tempio sanremese dell’Ariston che può contare su oltre 2000 posti.

L’Eden in Passeggiata ha 500 posti, il Politeama è chiuso e ospitava 1000 persone. Il Teatro pucciniano di Torre del Lago, che sarebbe stato perfetto, non è coperto. "La grande provincia italiana - queste le voci che circolerebbero in Rai - offre ampie possibilità di scelta. Da Nord a Sud ci sono location perfette come palcoscenico di canzoni, di identità culturale, di punto di ritrovo per il pubblico televisivo sia per chi vuole vedere dal vivo lo spettacolo che per chi vuole godersi una parte d’Italia". Intanto il deputato viareggino di Fdi Fabrizio Zucconi scrive su Facebook: "Il Festival della Canzone italiana ha avuto origine a Viareggio nel 1948. Non succede, ma se succede non facciamo sfuggire l’occasione".

Enrico Salvadori