MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Domani si decide il rinvio a giudizio

Giustizia e verità la chiedono anche i familiari – soprattutto le sorelle – di Noureddine Mezgui, il 52 enne...

Giustizia e verità la chiedono anche i familiari – soprattutto le sorelle – di Noureddine Mezgui, il 52 enne...

Giustizia e verità la chiedono anche i familiari – soprattutto le sorelle – di Noureddine Mezgui, il 52 enne...

Giustizia e verità la chiedono anche i familiari – soprattutto le sorelle – di Noureddine Mezgui, il 52 enne di origine marocchina travolto e ucciso da un Suv in via Coppino nel settembre dello scorso anno. Domani in tribunale è attesa la prima svolta nell’inchiesta che vede indagata la balneare viareggina Cinzia Dal Pino, accusata dalla Procura di Lucca di omicidio volontario. Un’accusa grave sostenuta dalla Pm Sara Polino che chiede anche che vengano prese in considerazioni le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà.

Domani il Gip del Tribunale di Lucca dovrà stabilire se rinviare a giudizio oppure no l’imprenditrice difesa dall’avvocato Enrico Marzaduri. Nell’occasione le sorelle della vittima chiederanno tramite il loro legale Enrico Carboni, la costituzione di parte civile. Come si ricorderà in quella notte di inizio settembre Cinzia Dal Pino – come lei stessa ha sempre raccontato agli inquirenti, all’uscita di un ristorante in via Coppino, venne aggredita alle spalle da un uomo che, minacciandola, le portò via la borsa. Per recuperare la quale la Dal Pino mise in moto l’auto e seguì il rapinatore. Nelle immagini riprese dalla videocamere di via Coppino, c’è il racconto degli ultimi istanti di vita di Noureddine. Lo mostrano mentre cammina sotto la pioggia sul marciapiede, all’altezza della ditta “Cantalupi”, presumibilmente con la borsetta arraffata pochi istanti prima. L’uomo ha avuto appena il tempo di girarsi prima di venire colpito dal cofano del Suv condotto dalla donna, finendo schiacciato contro la vetrina dell’azienda nautica. Una manovra che la donna ripeterà 4-5 volte prima di allontanarsi.