Raccolta differenziata in tilt. Strade e piazze sempre più sporche. E il sindaco mette in mora la Sea

Il racconto del nostro viaggio tra sacchetti, cartoni abbandonati e deiezioni dimenticate sui marciapiedi. Lettera di diffida alla società per intervenire quanto prima e non lasciare la città nel pattume.

VIAREGGIO

Se all’alba di Capodanno piazza Mazzini brillava a lucido nonostante la notte di festa e botti, non sempre il risveglio della città è pulito. Anzi, talvolta anche al tramonto strade, vicoli e piazze si presentano in condizioni non proprio da città turistica.

E in effetti, per rendersene conto, ci vuole poco: basta uscire di casa e inoltrarsi verso il centro viareggino. Ammassi di mozziconi, bottiglie, lattine di birra vuote e sacchetti della spazzatura incustoditi si incontrano quasi ad ogni angolo. Dalla stazione ferroviaria, passando per le vie limitrofe, fino al Piazzone e ai giardini che abbracciano la Torre Matilde, la situazione di incuria è a colpo d’occhio evidente. O almeno lo è se si abbassa lo sguardo poco al di sotto del proprio naso.

I cassonetti fuori dai ristoranti strabordano in attesa di essere scaricati, l’immondizia non differenziata segna i civici dei palazzi e gli angoli nascosti di negozi abbandonati e di case in vendita. Cartacce, residui di botti e petardi della notte di San Silvestro appena trascorsa, plastica ed escrementi canini, da quelli ancora intatti, quelli insacchettati e quelli che qualche sventurato si porterà fino a casa sotto la suola della propria scarpa, tracciano un percorso ad ostacoli non indifferente. Addobbando tristemente le strade e i marciapiedi della città.

Una città che soffre, ormai da anni, là dove poco alla volta le saracinsceche del commercio si sono abbassate. Prima su tutte Piazza Cavour, carte e cartoni vengono accatastate nei punti di raccolta aspettando che qualcuno li recuperi. Accendini, vetri rotti e sigarette cingono i tombini e le zone pedonali. Così come risaltano, tra il verde intorno allo storico monumento della Torre Matilde e la zona sottostante al Ponte di Pisa, rifiuti di ogni tipo, dai pacchetti di patatine a succhi di frutta e vestiti sporchi.

Una situazione che evidenzia, senza dubbio, un’inefficacia nei ritiri del porta a porta, nella cura del verde urbano e nella pulizia delle strade dai rifiuti abbandonati da parte della società cui questi servizi spetterebbero. Una situazione peggiorata negli ultimi mesi e che spinto il sindaco, Giorgio Del Ghingaro, ha laciare un avvertimento con un retrogusto amaro di minaccia e messa in mora, a SEA Ambiente. Una denuncia dell’Ente, e anche dei cittadini, per le inefficienze e le inadempienze dei servizi richiesti, per le quali il sindaco ha, caldamente e prontamente, richiesto un’attuazione di misure necessaria per la risoluzione di queste problematiche e criticità. Ma è anche una situazione in cui, ciascun cittadino, a partire dal suo piccolo, potrebbe, e dovrebbe, curare e occuparsi del decoro urbano.

Gaia Parrini