MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Quel "Rumore" che scuote il mondo. Allo Jenco c’è il festival del Teatro. Un intreccio di storie e generazioni

La rassegna curata da Ilaria Lonigro, con gli allievi della compagnia fondata dall’indimenticabile Davide Moretti. Undici spettacoli in cinque giorni: da Anna Pepe al manicomio di Maggiano. Passando dalla memoria di Sant’Anna.

Da sabato e fino al 25 giugno il Teatro Jenco ospita «Storie. Generazioni a contatto»

Da sabato e fino al 25 giugno il Teatro Jenco ospita «Storie. Generazioni a contatto»

Cinque giorni di teatro e undici spettacoli: da sabato il teatro Jenco di Viareggio ospita “Storie. Generazioni a contatto”, il festival di Teatro Rumore. Da Anna Pepe e le sue “baddie” alla strage di Sant’Anna, passando per il manicomio di Maggiano: le “Storie” sono tante e il filo conduttore che le unisce è l’incontro tra generazioni: non solo la trasmissione della memoria ma anche la condivisione delle passioni. Si comincia sabato, alle 18, con “Soli“ (in replica mercoledì 25, sempre alle 18) composto da Ilaria Lonigro e Davide Moretti e liberamente ispirato al “Signore delle Mosche“ di William Golding. A seguito di un disastro aereo, dei bambini restano soli su un’isola deserta e dopo i primi tentativi di dare vita a una società organizzata, le tensioni dentro il gruppo esplodono fino alle estreme conseguenze. Lo scrittore, insegnante delle elementari, trasse ispirazione da un esperimento che fece in classe: lasciò gli alunni da soli a dibattere e, quando tornò, scoprì che ne era nata una rissa. Sabato, alle 21.15, è la volta di “Questo Strangolato Rumore” (in replica martedì alle 21.15), di Davide Moretti, liberamente ispirato ai racconti dello psichiatra e scrittore Tobino: un viaggio attraverso la follia umana. Domenica, alle 16, i piccoli della compagnia propongono “La Vita Becera” di Ilaria Lonigro (durata circa 30 minuti), che racconta di bambini che sognano di diventare grandi. Tra problemi di ludopatia, tradimenti coniugali ed estenuanti riunioni di condominio, i piccoli scoprono che la vita da adulti non sempre è meravigliosa, a meno che non si faccia uno zoom su alcuni dettagli. Sempre domenica, alle 18, il sipario si apre su “The True Bettany Show”, composto da Davide Moretti e Ilaria Lonigro, dove Bettany è l’’inconsapevole protagonista di un reality show seguito da milioni di telespettatori. L’ideatore del programma decide di spostare lo show per una volta in teatro, ma le cose non andranno come la sua mente visionaria aveva programmato. Poi la sera, alle 21.15, a dieci anni dal suo debutto torna in scena “80+1 nella mano la memoria” (in replica mercoledì alla stessa ora): lo spettacolo di Davide Moretti liberamente ispirato ai racconti dei sopravvissuti dell’eccidio nazifascista di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944. Si prosegue lunedì, alle 18, con “Il Campus delle Vere Baddie!“ (in replica martedì alle 18), di Ilaria Lonigro, che narra dell’intuizione di un gruppetto di ragazzini che per risollevare la parrocchia, sommersa dai debiti, organizzano un concerto di Anna Pepe, alias Vera Baddie. Lo stesso giorno, alle 21.15, lo Jenco si trasformerà nel regno di Danimarca. Siamo ad Elsinore con “Amleto. Non abbattermi” di Davide Moretti, rivisitazione pop della tragedia shakespeariana in cui il re e padre è morto, la madre si è risposata con lo zio, ma il principe Amleto ha solo tanta voglia di ballare. L’ingresso è gratis fino ai 13 anni. I biglietti sono acquistabili al Teatro Jenco da un’ora prima dello spettacolo. Il costo è di 10 euro per tutti i titoli ad eccezione della Vita Becera (5 euro). Il festival ha il patrocinio del Comune e di Uilt con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.