REDAZIONE VIAREGGIO

Quali saranno i prossimi passaggi: "Due anni per l’autorizzazione". Poi resteranno solo i sei chioschi

L’accordo tra Municipio e Mercato Srl nelle modifiche al contratto di concessione

Quali saranno i prossimi passaggi: "Due anni per l’autorizzazione". Poi resteranno solo i sei chioschi

Sarà il Comune a stabilire chi, tra i 26 titolari di chioschi del mercato, avrà diritto a restare in piazza Cavour. In uno dei sei banchi autorizzati dalla Soprintendenza che saranno realizzati alle spalle delle logge della pescheria. E chi invece dovrà (se vorrà) traslocare in piazza Santa Maria.

Anche questo passaggio è specificato nella bozza dell’atto aggiuntivo di concessione per la riqualificazione del mercato, tra il Comune di Viareggio e la Mercato Srl. In cui viene chiarito che qualora i titolari dei chioschi rifiutino ogni ipotesi di ricollocazione "sia sulla piazza Cavour, sia sulla piazza Santa Maria, sia altrove", le parti convengono che "il Concessionario (ovvero la Mercato Srl) sia libero di locare gli spazi liberi, a condizioni di mercato, allo scopo di garantire l’equilibrio economico e finanziario dell’operazione nell’interesse proprio e nell’interesse del Comune di Viareggio".

Di fatto dunque decadrebbe il diritto di prelazione alla locazione di un fondo o di un chiosco che è stata prevista per tutti gli attuali operatori di piazza Cavour, già da quando il Comune annunciò di voler affidare ad un soggetto privato – attraverso la formula del project financing – la ristrutturazione e il rilancio del cuore commerciale delle città, in cambio della concessione di tutti i fondi.

Due anni è il limite temporale che viene posto per imboccare la strada del “piano A“ o quella del “piano B“. L’atto che verrà siglato tra il privato e il pubblico prevede infatti che a seguito del mancato rilascio, entro due anni (dal momento della firma), "dell’autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza non dovuto a responsabilità e/o negligenze nell’iter autorizzativo imputabili al concessionario, i chioschi non più realizzabili in piazza Cavour non possono essere realizzati neppure in piazza Santa Maria".

E allora scatterebbe automaticamente lo scenario B, con gli impegni previsti. E dunque uno sforzo economico aggiuntivo per il Comune, poiché nonostante il costo dell’intervento a carico del privato diminuisca di 900mila euro (stimato quindi in 10,084milioni di euro), la Mercato Srl dovrebbe fare i conti una riduzione dei ricavi previsti, circa 100mila euro l’anno, per effetto delle perdita di venti (ipotetici) contratti di locazione (l’affitto medio mensile per i chioschi decentrati è infatti stimato in 400 euro al mese mentre 583 per quelli che resteranno in piazza Cavour). Anche la progettazione dell’area commerciale nella piazza della Vecchia Viareggio, com’è stato per il piano di recupero del Piazzone, sarà a cura e a spese della Mercato Srl; e l’iter che porterà all’approvazione del progetto esecutivo – tra l’elaborazione del definitivo, l’elaborazione e l’approvazione dello studio di fattibilità per arrivare a quella delll’esecutivo – durerà all’incirca sette mesi.

Il criterio che determinerà chi potrà restare al mercato e chi, eventualmente, dovrà migrare sotto la Torre Matilde, secondo quanto anticipato dal segretario comunale durante l’incontro con le associazioni di categoria riunite nei giorni scorsi negli uffici del Suap, sarà la storicità dell’attività. Ovvero l’anzianità di servizio maturata tra le logge.

Rispetto ai piani del Comune i titolari dei chioschi restano però scettici. Già in passato avevano provato ad opporsi al progetto con un ricorso al Tar, respinto. Ricorso che, quando il Comune invierà la revoca della concessione dei banchi, potrebbe essere ripresentato "per rivendicare gli indennizzi".

mdc