REDAZIONE VIAREGGIO

Firenze, la protesta dei pescatori di Viareggio: “La sabbia non paga le bollette”

Tanti striscioni in via Cavour, davanti alla sede della Regione

Firenze, la protesta dei pescatori di Viareggio: “La sabbia non paga le bollette”

Firenze, 23 gennaio 2024 – Protesta dei pescatori di Viareggio, questa mattina 23 gennaio a Firenze, davanti alla sede della Regione di via Cavour. 

Il motivo della manifestazione riguarda i ristori per il lavoro perso, e una draga più grande. Era scritto anche sugli striscioni preparati ieri in banchina. Probabilmente, però, la giunta regionale o chi per essa annuncerà le novità improvvisamente approntate ieri dall’Autorità portuale. I pescatori si porteranno dietro anche le reti, e non mancheranno i fischietti. “Siamo pescatori vogliamo solo lavorare”; “Draga e ristori subito!!”; “La sabbia non paga le bollette”; “Autorità portuale batti un colpo: trovaci subito una draga”; “Vogliamo fatti non polemiche”. E’ quanto si legge sugli striscioni. 

Così in pochi giorni i pescatori viareggini saranno di nuovo a contatto con gli amministratori regionali: prima sono venuti il governatore Eugenio Giani e l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli, senza troppo successo; poi è tornato Giani, ha fatto un’uscita in barca alla bocca del porto ma non ha incontrato i pescatori; infine ha fatto un sopralluogo, forse quello più fruttuoso, la quarta commissione del Consiglio regionale guidata dalla Dem Lucia De Robertis coi commissari anche di Pd, Lega e Fdi.

"Lo scavo che voleva fare la regione? Sono chiacchiere, nessuno ha mai fatto nulla, ci stanno prendendo in giro”, è il primo commento con tono deciso di Raffaele Mancini, pescatore. “Ci hanno mandato un giocattolino che toglie la sabbia, o meglio che fa finta, un giorno è rotto e l'altro pure, non possiamo continuare così, non lavoriamo da novembre”, conclude. Un porto insabbiato che impedisce ai lavoratori del mare di lavorare in sicurezza: questa la denuncia dei manifestanti. “Il lavoro oggi al porto non si svolge, non si può uscire, la mia barca si è incagliata contro uno scoglio, ho rischiato la vita. Chiediamo una draga che scavi bene. Dai piani alti dicono che ci vorrà ancora fino a marzo. E da qui a marzo come continuiamo a campare? Per non parlare dei ristori e degli aiuti, di cui ancora non se ne vede l'ombra”, aggiunge Biagio Frattacci.