REDAZIONE VIAREGGIO

Anche ieri draga ferma: "Così ci fanno morire"

I pescatori hanno provato a chiedere informazioni ma senza avere risposte. Nessuno osa uscire a proprio rischio e pericolo. "Le imprese vanno aiutate".

Anche ieri draga ferma: "Così ci fanno morire"

In porto, a parte il via vai delle piccole vele impegnate per una regata, anche ieri non si è mossa una foglia. Si dovrebbe scavare senza sosta, sfruttando ogni giornata di bonaccia, per aprire il canale d’accesso dell’approdo e consentire ai pescatori – da mesi ostaggio della secca che strozza l’imboccatura – di riprendere il mare. "Ma anche oggi (ieri per i lettori ndr) – racconta Alessandra Malfatti, presidente della Cittadella della Pesca – la draga Aurieldo è rimasta ormeggiata in banchina". E perché? "Bella domanda...".

I pescatori ieri mattina hanno provato a chiedere informazioni, andando alla fonte. Chiedendo agli operatori dell’Aurieldo – il mezzo incaricato dall’Autorità portuale a dicembre, in somma urgenza, dopo la mareggiata che ha scaricato una valanga di sabbia nell’avamporto già storicamente compromesso dalle correnti – "Ma, alla fine, non siamo riusciti a comprendere perché la draga sia rimasta in banchina". Le previsioni meteo marine? Un problema tecnico? I turni di lavoro? "Noi non sappiamo niente. Perché nessuno ci chiama, ci informa, ci aggiorna. O ci dice di che morte dobbiamo morire. Perché – prosegue Malfatti – questa è la fine che farà la marineria viareggina se non si risolve il problema dell’insabbiamento con interventi efficaci e sostenendo le imprese con ristori adeguati". Nessuno infatti osa infilarsi nel canale “navigabile“ di 4-5 metri, tra cumuli sottomarini tra 160 centimetri e 3 metri che costringono i capitani ad una gincana per uscire a pesca. Rischiando di fare la fine del Vincenzo Milù, il peschereccio arenato e scagliato contro il Molo, o peggio ancora. E così martedì i pescatori saranno di fronte alla Regione per reclamare risposte. Per il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini "Sarebbe il momento che Regione e Comune, messe da parte le polemiche, unissero le forze per far fronte comune dando segnali di compattezza. Ed invece la nomina del segretario dell’Authority è stata ulteriormente rinviata, così come l’udienza al Tar relativa al contenzioso che ha determinato tante polemiche fra Del Ghingaro e Giani". "E nel frattempo - conclude Baldini - i pescatori non lavorano, le barche a vela e gli yacht continuano ad avere problemi nell’entrare ed uscire dal porto di Viareggio, il piano regolatore portuale è fermo e l’asse di penetrazione è sulla carta, con buona pace del protocollo di intesa".