
Grande successo per la prima edizione della manifestazione. Il sindaco Del Ghingaro: "Il civismo porta un valore aggiunto".
Partecipazione, senso di comunità e una "sana energia" hanno animato il festival "Be Rebel" (il copyright è del sindaco Giorgio Del Ghingaro) che ieri, nella sua prima elaborazione, ha animato il quartiere Varignano. Complice una giornata squisitamente primaverile, la giornata ha richiamato una bella cornice di pubblico e di ragazzi, autorizzando fin da subito a ipotizzare che l’esperienza potrebbe diventare un appuntamento fisso, e megari itinerante, come vorrebbe il prefetto di Lucca Giusi Scaduto che ha lanciato l’idea e per quasi un anno ha lavorato con la giunta all’organizzazione del festival. Il programma era ricchissimo e variegato: letture, laboratori, talk e spettacoli si sono susseguiti senza soluzione di continuità per tutta la giornata.
Grande attesa, e conseguente ’sold out’, per il talk sul palco principale a cui hanno preso parte i due principali artefici del festival: introdotti da Daniele Maffei e moderati dallo psicologo e psicoterapeuta Emanuele Palagi, esperto dell’età adolescenziale, il sindaco e il prefetto hanno dialogato con la dirigente dell’ufficio scolastico territoriale Marta Castagna sul tema della "ribellione" in senso lato. "Non dobbiamo frenare l’energia dei giovani – ha spiegato il prefetto Scaduto – ma includerla, anche tramite percorsi istituzionali e cercando di trasmettere il senso delle relazioni sociali. L’esuberanza è un tratto fisiologico della gioventù: nostro compito è far sì che la ’ribellione’ venga convertita in azioni positive". Sulla parola "comunità" ha insistito anche il sindaco: "La ribellione è fondamentale, purché non violenta – ha detto Del Ghingaro –; è la forza della comunità che fa sentire la sua presenza. In questi 10 anni di amministrazione, con il civismo abbiamo dato via a un’esperienza rivoluzionaria ma faticosa, che porta un valore aggiunto alla comunità".