DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Progetto borse lavoro. C’è chi è riuscito a mettersi in proprio

Dal disagio al reinserimento sociale: la favola di due cittadini

Una delle partecipanti al progetto borse lavoro promosso dal Comune tre anni fa

Una delle partecipanti al progetto borse lavoro promosso dal Comune tre anni fa

Mario e Paolo (nomi di fantasia) venivano da storie segnate da un profondo disagio economico e sociale. Ma grazie alle borse lavoro istituite da Comune e Consulta del volontariato hanno visto avverarsi il sogno di reinserirsi in società trovando un’occupazione stabile. Uno si è messo in proprio come giardiniere dopo aver comprato le attrezzature, l’altro è stato assunto come magazziniere da un’azienda nautica a Viareggio.

Il merito è di un progetto, avviato tre anni fa, che include la custodia e vigilanza dei bagni pubblici a Pietrasanta e Tonfano, l’apertura e chiusura dei parchi, e il supporto all’ufficio turismo e al municipio in via Capriglia. "Abbiamo letto le proteste dei cittadini per la chiusura, sabato scorso, dei bagni di piazza Statuto – dice il presidente della consulta Andrea Galeotti – e siamo dispiaciuti per il disservizio. La borsista che custodiva i bagni ha avuto un impedimento personale per poche ore, ma invito tutti a guardare chi c’è dietro questo servizio. È un’attività svolta grazie a un progetto di reinserimento sociale che ha l’obiettivo di restituire dignità e voglia di impegnarsi a persone che si trovano o si sono trovate in situazioni di grave difficoltà economica e psicologica. I borsisti non sono dipendenti comunali, ma persone che ricevono un compenso mensile a rimborso che va da 200 a 400 euro. Per loro è una terapia e vedere quelle persone trasformate è una grande soddisfazione".

Il pensiero di Galeotti va in particolare a quel giovane che dopo aver completato un percorso sanitario e psicologico per problemi di dipendenza è diventato giardiniere. Così come il meccanico di 45 anni che aveva un’azienda di moto ma dopo un incidente è rimasto menomato a una mano e si è chiuso in se stesso, mentre ora lavora nel cantiere a Viareggio. "Tirare in ballo la candidatura a capitale dell’arte nella protesta contro i bagni chiusi – aggiunge l’assessore al sociale Tatiana Gliori – è fuori luogo e deprecabile. Ringrazio la consulta e i 13 borsisti che si impegnano per la comunità e per loro stessi".

Daniele Masseglia