
L’appello di Gorini (Gierre Confezioni): “Le istituzioni aiutino le imprese”
Forcoli (Pisa), 15 luglio 2025 – C’è una difficoltà diffusa a trovare manodopera qualificata nel settore della moda, specialmente per le figure tecniche e artigianali. Questo problema, che riguarda soprattutto il Made in Italy, sta causando – secondo gli analisti – perdite economiche significative e compromettendo la competitività delle aziende. Succede anche nel nostro territorio. Ogni giorno, a Forcoli, per esempio, le mani esperte delle lavoratrici della Gierre Confezioni trasformano la pelle in capi di abbigliamento destinati alle passerelle dell’alta moda. Ma dietro le luci del lusso si nasconde un problema sempre più pressante: appunto, la difficoltà di trovare manodopera.
“Le cose vanno bene, la richiesta non manca – racconta Renzo Gorini, che è il proprietario dell’azienda –. Ma non si trovano dipendenti formati, né da formare. Reperire manodopera è diventato complicato: le agenzie interinali e i centri per l’impiego non bastano più”. Da qui l’appello alle istituzioni: “Dovrebbero aiutare le imprese a trovare personale e abbattere il costo del lavoro. Io sono disposto a pagare di più, ma servono interventi strutturali”. Lo sottolineano anche Michele Mezzanotte e Massimo Camillieri, di Confartigianato Imprese Pisa: “L’attuale normativa e l’alto costo del lavoro frenano le imprese: diventa difficile accogliere giovani motivati e investire nella formazione di nuovi artigiani”.
Siamo quindi anche nel pieno della crisi della manodopera. Ogni anno il fashion system – secondo gli ultimi dati nazionali – non riesce a trovare più di 7 mila tecnici. Se vengono a mancare le mani di coloro che gli abiti li producono, viene meno anche la qualità della produzione. L’artigianato nel settore moda è strategico, fondamentale, prezioso è l’ossatura della filiera. Ecco perché da più parti, in questi ultimi mesi, si sono alzate voci per chiedere che le politiche pubbliche – in tema di lavoro – siano chiamate a sostenere il comparto con le sue ricchezze in termini di occupazione, competenze, sostenibilità, valore aggiunto ponendo in essere dei piani che vadano a tutelare ed aiutare il settore manifatturiero. Anche nella ricerca di quelle figure tecniche che determinanti a garantire gli standard che hanno reso la nostra produzione un’eccellenza mondiale.
C. B.