Un blitz dei carabinieri ha portato all’arresto di tre albanesi, accusati di far parte di una banda che commetteva furti in abitazione. Un quarto è ricercato. L’indagine iniziata il 12 settembre scorso e svolta del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri è sfociata in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dal pubblico ministero ed emessa dal GIP del Tribunale di Modena, nei confronti di 4 persone.
Tutto è nato dal colpo ai danni di un imprenditore di Vignola (Modena) effettuato la sera del 12 settembre. Dopo essersi introdotti nell’abitazione avevano rubato tre orologi del valore complessivo di oltre 10.000 euro e circa 65.000 euro in contanti più altri orologi, assegni bancari e chiavi di un’auto. Poi erano fuggiti a bordo di un’ Audi sportiva di grossa cilindrata. Circa un’ora dopo il furto, l’Audi era stata notata dai militari del nucleo Investigativo dei carabinieri di Lucca sull’autostrada A15 Parma - La Spezia, mentre viaggiava a forte velocità. La targa del veicolo risultava rubata e i militari li hanno seguiti chiedendo i rinforzi del Comando provinciale Carabinieri.
Alla fine, tra Massa e la Versilia, i militari hanno fermato la vettura con tre albanesi. Dalle perquisizioni sono saltati fuori numerosi attrezzi e strumenti da scasso professionali, la somma di 65.365 euro in banconote di diverso taglio e alcuni gioielli. Tra questi anche quelli rubati a Vignola, che la vittima ha riconosciuto. Il resto della refurtiva, composta prevalentemente da oggetti preziosi, è risultata provento di un furto in appartamento commesso alla periferia di Lucca pochi giorni prima. Tra gli oggetti anche una fede in oro giallo con una dedica particolare che ha consentito di risalire ai legittimi proprietari lucchesi, felicissimi dell’insperato recupero.
II covo scoperto dai carabinieri era in Versilia in una villetta isolata dove è stata trovata la refurtiva e da dove si ritiene che partissero ogni sera. I tre arrestati sono sui 25 anni: uno gestiva un bar in centro a Massa. All’appello manca un quarto componente della banda. Si pensa che abbiano commesso numerosi colpi anche in Lucchesia negli ultimi mesi e i carabinieri stanno vagliando le immagini delle telecamere e i dati contenuti nei cellulari sequestrati per chiarire meglio il quadro. Potrebbe essere la svolta tanto attesa nella lotta ai furti in abitazione.
P.Pac.