
Piazza Piave si arricchisce. Installate altre due opere: "Le dedico a tutti i caduti"
Da tanti anni ormai ha abituato il pubblico a fermarsi, ammirare e riflettere. Con immancabili foto e selfie di rito. Perché le opere di Giovanni da Monreale, urban artist di origini siciliane, non sono mai fini a se stesse. Il loro obiettivo è lanciare messaggi soprattutto sul mondo dei giovani, realizzati con una tecnica ormai ben riconoscibile e con il titolo dell’opera che corrisponde all’età del giovane raffigurato. Non fanno eccezione le due nuove installazioni donate alla città di Viareggio e posizionate di nuovo in piazza Piave come già avvenuto nel 2017 e lo scorso giugno. Quattro opere, ognuna col suo significato. Le ultime due sono dedicate non solo ai caduti di tutte le guerre ma anche agli adolescenti “caduti“ nella rete di internet e dei videogiochi, tema che Giovanni da Monreale ha proposto diverse volte come monito rivolto alle nuove generazioni.
"Sei anni fa – racconta l’artista – piazza Piave è entrata a far parte del mio progetto ’Donazioni alle città’. La prima opera che ho installato è ’15’, una ragazza di quindici anni che naviga con uno smartphone. L’opera è stata subito ben accolta dalla maggior parte dei cittadini sia per il messaggio che intende inviare sia per il luogo prescelto. Quell’opera rappresenta uno spaccato della società. Il suo intento è quello di far riflettere su come la tecnologia digitale e il mondo virtuale stiano modificando i nostri atteggiamenti". Non a caso l’artista aveva aggiunto anche un cartello che riporta la scritta “L’uso eccessivo di smartphone e videogiochi nuoce alla salute”. Poi, in maniera spontanea e sull’onda di quel successo, è scattata la molla: realizzare un “parco delle sculture“ in piazza Piave. Lo scorso 13 giugno, insieme alla propria equipe, l’artista ha quindi installato “3“ nell’aiuola vicino alla prima ragazza. Raffigura un bambino di tre anni che gioca ai videogiochi e anche in questo caso ha ottenuto solo consensi e nessun atto di vandalismo, al contrario di quanto subìto più volte dall’installazione donata e collocata allo skatepark di Pietrasanta, dove l’artista ha il suo studio in località Due Laghi.
Ora gli ultimi due capitoli: si chiamano “1” e “5”, e rappresentano una bambina che gioca con un tablet e un bambino che ha uno smartphone e un videogame. "Sono entrambi in cemento armato – conclude l’artista – e quindi resistenti agli eventi atmosferici. In questo modo ho dato vita al ’“Parco sculture dedicato ai caduti”, composto, al momento, dal monumento ai caduti della Prima guerra mondiale e i miei 4 ’giovani’. Questa dedica ha una doppia valenza: ricordare le persone cadute in guerra e ricordarsi che tanti giovani sono caduti nel mondo virtuale. Due temi attuali sui quali l’umanità dovrebbe riflettere di più. È il mio omaggio alla città di Viareggio e ai suoi abitanti".