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Pedone travolto da una Bmw sulla Sarzanese: depositata la perizia

Il tecnico incaricato dalla Procura attribuisc la colpa all’automobilista

Nuovi sviluppi sul caso dell’incidente in cui, alla fine di aprile, è rimasto ucciso Stefano Giovannelli, 61enne collaboratore scolastico di Capannori. L’uomo stava camminando assieme alla compagna lungo la Sarzanese, in un tratto senza marciapiedi, quando è stato travolto da un Bmw alla cui conducente, arrestata dai vigili urbani di Massarosa, era stato riscontrato un tasso alcolemico nel sangue tra 1.5 e 2.

Ieri, il consulente della Procura incaricato di relazionare sulla dinamica dell’incidente - tra l’altro ripreso da una telecamera di sicurezza di un’attività privata - ha consegnato i risultati del suo esame: in oltre 270 pagine, il perito incaricato dall’accusa Andrea Del Cesta ha concluso che "dall’analisi da me effettuata è emerso come il conducente della Bmw Mihalache Daniela Nicolae, procedeva sul margine della corsia senza avvedersi della presenza dei pedoni che procedevano sul margine destro della stessa, violando quindi il Codice della Strada". Per quanto riguarda la vittima, secondo il perito, a carico di Giovannelli "si potrebbe contestare la violazione dell’articolo 190", che stabilisce per i pedoni l’obbligo di "circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e gli altri spazi per essi predisposti; qualora questi manchino (...), devono circolare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli". Giovannelli e compagna, dunque, non procedevano in senso corretto ma, rileva Del Cesta, "poiché il pedone non sarebbe stato in ogni caso avvistato per tempo" per le cause indicate nella perizia, "a mio giudizio questa violazione non è in nesso di causa con il verificarsi dell’evento".

Daniele Mannocchi