Pd a favore delle aste : "Bisognava fare i bandi e i decreti attuativi"

Le posizioni dei partiti sono molto diversificate davanti al parere motivato con cui l’Unione europea ha tentato di respingere la tesi governativa per cui le spiagge non sono scarse, e quindi la Bolkestein non si applica alle concessioni demaniali marittime turistiche. Per il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, “Sulle concessioni balneari la destra sta prendendo in giro tutti: i cittadini e le imprese del settore. L`arrivo della comunicazione di procedura d`infrazione dalla Ue chiarisce lennesimo tentativo di aggirare la questione da parte del governo Meloni. Dopo una procedura d`infrazione europea e una sentenza definitiva del Consiglio di Stato la questione Bolkestein andava affrontata e risolta emanando i decreti attuativi della legge sulla concorrenza e individuando i criteri per la definizione dei bandi. Al contrario, il governo ha persino ventilato l`insostenibile e surreale ipotesi di proporre all`Ue di mettere a bando nuove concessioni per coste, aree marine e spiagge libere. Pensando di lucrare consenso, in realtà il governo affossa e lascia l`intero comparto del turismo balneare senza prospettive, senza certezze, senza norme che indirizzino verso la riqualificazione ambientale, verso progetti integrati e di riqualificazione delle coste e delle spiagge, senza sostenere la programmazione dei territori che vanno in quella direzione. È un modo irresponsabile e demagogico di governare, che cercando scappatoie per rinviare all`infinito le decisioni finisce per colpire un settore fondamentale della nostra economia e penalizzare milioni di turisti che usufruiscono delle spiagge italiane”.