Passione (insana) per il display. Viareggini indisciplinati alla guida. Una mattina sulle strade cittadine

In meno di mezz’ora sono almeno dieci gli automobilisti (e persino una scooterista) pizzicati al telefonino. Per le nuove norme avrebbero tutti rischiato una sanzione (fino a 2600 euro) e la sospensione della patente.

Passione (insana) per il display. Viareggini indisciplinati alla guida. Una mattina sulle strade cittadine

Passione (insana) per il display. Viareggini indisciplinati alla guida. Una mattina sulle strade cittadine

VIAREGGIO

Sono le 10.30 di mattina e Viareggio è vivace. L’odore del caffè, persone a passeggio, bambini piccoli che giocano, commercianti a lavoro. Nell’incrocio tra via Vittorio Veneto e via Regia si ha un grande via vai di macchine e veicoli di ogni tipo. È qui che possiamo osservare un fenomeno che è parecchio diffuso: l’utilizzo del telefono alla guida. Proprio l’altro ieri è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, il disegno di legge per il codice della strada.

Una novità riguarda le sanzioni per coloro che guidano utilizzando il cellulare: decurtazione dei punti dalla patente, multe fino a 2600 euro, sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione. La nuova norma, però, come si può osservare da questo angolo stradale viareggino molto trafficato, sembra non essere rispettata. Passa per prima una ragazza molto giovane che parla animatamente al cellulare, la segue una donna adulta con i capelli raccolti mentre si guarda intorno spersa, probabilmente non sa dove andare e utilizza il telefono per farsi aiutare da un parente o un amico. Da via Vittorio Veneto arriva uno scarabeo bianco, sopra vi è una donna con occhiali da sole che parla divertita al telefono ben incastrato nel casco; segue una macchina bianca dove un uomo parla al telefono appoggiato sul cruscotto, una smart nera dove una giovane ragazza sembra guardare attentamente il piccolo schermo. E ancora, un furgoncino da lavoro bianco sfreccia per via Regia, la conducente trattiene nella mano destra il telefono acceso e si guarda intorno, probabilmente per capire quale sia la strada giusta da prendere. Dietro segue una macchina blu, guidata da un’anziana signora che tiene nella mano destra il telefono e con la sinistra cerca di trattenere al meglio il volante.

Passa anche una Panda bianca guidata da un ragazzo che sembra divertito dalla conversazione che sta avendo al cellulare e una Peugeot bianca in cui una ragazza molto giovane non scolla gli occhi dallo schermo illuminato. Molti di questi iniziano la conversazione poco prima di immettersi nell’incrocio, altri si intrattengono durante il semaforo rosso e non interrompono la conversazione una volta scattato il verde. C’è chi discute di lavoro, chi cerca la strada corretta, chi parla con un amico o un parente. L’utilizzo del telefono è quindi un fenomeno che colpisce qualsiasi fascia d’età: vi è il ragazzo di venti anni che parla con un amico, l’adulto che cerca la strada corretta, l’anziano che parla con un nipote. Ma basta un attimo. In sette secondi (quelli per guardare il display) a 50 km si percorrono 126,5 metri. C’è solo da sperare che nessuno attraversi la strada. Ecco perché forse.... conviene dimenticarsi per un po’ del telefonino quando si guida.

Viola Mallegni