Parto cesareo e contatto “pelle a pelle” all’ospedale Versilia. Amanda è la prima

E’ una pratica che ha molti benefici ma non è ancora diffusa perché complessa da organizzare

Il momento del parto cesareo (foto autorizzata dai genitori)

Il momento del parto cesareo (foto autorizzata dai genitori)

Lido di Camaiore (Lucca), 17 marzo 2023 – Il 10 marzo ha rappresentato una data importante per l'ospedale Versilia: con un taglio cesareo elettivo è nata Amanda, che è stata accudita immediatamente dopo il parto da mamma Mirna e papà Aureliano, i quali hanno potuto condividere tutte le fasi della nascita della loro piccola e partecipare insieme al contatto "pelle a pelle", proprio come avviene nel parto spontaneo.

I genitori hanno raccontato come il tutto si sia svolto in un clima di serenità e di come l'ambiente sia stato in ogni momento rassicurante e accogliente. La coppia ha inoltre sottolineato come il "pelle a pelle" e la condivisione con il partner delle emozioni legate all'evento, abbiano ridotto in maniera significativa lo stress e l'ansia legati all'intervento chirurgico.

Il contatto "pelle a pelle" iniziato subito dopo la nascita favorisce l'allattamento al seno, migliora l'adattamento del neonato alla vita extrauterina, riduce lo stress dei genitori e del neonato e favorisce la creazione del legame neonato-genitori.

Il momento del parto cesareo (foto autorizzata dai genitori)
Il momento del parto cesareo (foto autorizzata dai genitori)

Nonostante questi benefici siano ormai scientificamente provati, lo skin to skin (come spesso viene definito con terminologia anglosassone) durante il taglio cesareo è una procedura ancora non molto diffusa nei punti nascita, perché di non semplice attuazione nel corso di un intervento chirurgico.

All'ospedale Versilia il problema è stato affrontato e risolto congiuntamente da neonatologi, ginecologi, ostetriche e anestesisti, preparando un'istruzione operativa che consente alle donne che necessitano di un taglio cesareo di effettuare lo skin to skin in sala operatoria e al partner di poter essere presente al parto e di condividere con la compagna l'evento nascita, sempre con la massima attenzione alla salvaguardia di tutti i necessari standard di sicurezza.