DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Tentò di stuprare operatrice. Secondo la perizia era capace di intendere e di volere

Si aggrava la posizione del 31enne che aggredì la giovane durante una terapia. I disturbi della personalità di cui soffre non avrebbero interferito con l’episodio.

L’avvocato Gabriele Dalle Luche difende la giovane operatrice sanitaria aggredita lo scorso autunno

L’avvocato Gabriele Dalle Luche difende la giovane operatrice sanitaria aggredita lo scorso autunno

Si aggrava la posizione del 31enne che lo scorso autunno tentò di abusare dell’operatrice Asl che doveva somministrargli dei farmaci. Secondo la perizia l’uomo era infatti capace di intendere e di volere nonostante i disturbi di cui soffre e per i quali è da tempo in cura in un centro terapeutico rivolto a pazienti psichiatrici. Significa, all’atto pratico, che i suoi legali non potranno chiedere né l’annullamento del processo né il riconoscimento delle attenuanti. I fatti erano avvenuti in un appartamento alla periferia di Pietrasanta in cui il 31enne vive, insieme a un altro paziente, nell’ambito di un progetto mirato a favorire la sua graduale autonomia e indipendenza.

L’operatrice sanitaria, che ha 28 anni ed è difesa dall’avvocato Gabriele Dalle Luche di Pietrasanta, si era recata a casa dei due pazienti per disporre quanto previsto dalla terapia. Ma il 31enne, già sottoposto a misure di sicurezza in quanto ritenuto socialmente pericoloso e condannato per uno scippo avvenuto a Spezia, dopo essersi denudato l’ha presa per un braccio strattonandola. Le grida della giovane hanno attirato l’altro paziente, il quale è intervenuto in sua difesa consentendole di scappare e di chiamare la polizia del commissariato di Forte dei Marmi per sporgere denuncia anche per le lesioni subite al braccio. Il tribunale di Lucca ha poi disposto una perizia psichiatrica che il gup Alessandro Dal Torrione ha assegnato al dottor Alberto Petracca di Viareggio. L’udienza si è svolta nei giorni scorsi ed è emerso, come detto, che il 31enne era totalmente capace di intendere e di volere. In caso di vizio totale sarebbe stato sospeso il processo e nei suoi confronti sarebbe rimasto in piedi l’attuale misura di sicurezza, mentre in caso di vizio parziale sarebbero scattate le attenuanti. Al contrario, il verdetto della perizia è un’aggravante che ha cambiato lo scenario. Il perito ha confermato i disturbi della personalità di cui soffre, evidenziando però che non hanno influito sulla sua capacità di intendere, né allora né oggi.

Alla prossima udienza verrà deciso se procedere con i riti alternativi, ossia il patteggiamento per concordare la pena (con sconto fino a un terzo) o il rito abbreviato (con sconto secco di un terzo della pena), oppure se proseguire con l’udienza preliminare. In entrambi i casi deciderà il gup.

Daniele Masseglia