GAIA PARRINI
Cronaca

Arte e balletto nel segno della pace. Il Dap Festival tra danza e scultura

Stasera esibizioni nei laboratori e al Chiostro di Sant’Agostino con Spellbound Contemporary Ballet

La Spellbound Contemporary Ballet, ospite al Dap Festival. Foto di Cristiano Castaldi

La Spellbound Contemporary Ballet, ospite al Dap Festival. Foto di Cristiano Castaldi

Un evento che unisce l’arte della danza a quella della scultura, così come la rassegna, il Dap Festival, che l’organizza e lo ospita, caratterizzandosi per il forte legame che le lega in segno della pace.

Il Festival, giunto alla nona edizione, prodotto dall’associazione culturale New Dance Drama, Regione Toscana e Comune di Pietrasanta, con la direzione artistica di Adria Ferrali e

quella esecutiva di Sara Tartaglia, vedrà stasera, alle 19, al laboratorio Stagetti, lo spettacolo-invasione estemporanea gratuita “Benedetta, Andrea and the Arts”, con Benedetta Montefiore e Andrea Risso, danzatori del Teatro alla Scala di Milano, guidati dalla raffinata visione coreografica di Emanuela Tagliavia. Una performance site-specific che è anche un omaggio alla sinergia tra le arti e alla vocazione artistica di Pietrasanta, che lascerà spazio, alle 19.45, all’invasione “When Marble Dances“, un’esibizione che fonde il gesto della danza con il respiro millenario del marmo, ospitata dal laboratorio Massimo Galleni Scultore Studio.

Alle 20.45 Piazza Duomo vedrà lo spettacolo, tra le sculture di Kan Yasuda, “Ritratto Intimo/ Invisible portraits“, un’invasione coreografica con i danzatori dell’Ausburg Ballet, Giulia Finardi e Alfonso Lopez Gonzales, diretti dal coreografo Giovanni Napoli.

Lo spettacolo “Forma Mentis- Miss Invasion”, con la compagnia Spellbound Contemporary Ballet, riconosciuta dal Ministero della Cultura come Centro di Produzione della Danza e attiva in oltre trenta Paesi nel mondo, che ha presentato le sue creazioni in festival e teatri prestigiosicome, tra gli altri, la Biennale di Venezia, Madrid en Danza e Dance Inversion, e con i coreografi di fama internazionale, Jacopo Godani e Mauro Astolfi, chiuderà la serata, alle 21.45, al Chiostro di Sant’Agostino. Con due creazioni coreografiche intense e complementari, capaci di tradurre in movimento concetti come l’identità, la memoria e il concetto di “invasione”, trasformandolo da immagine di minaccia a possibilità di apertura e rinnovamento. talento in ispirazione per chi immagina il futuro.